Il notaio conferma?
Gentili lettori,
vista la grande quantità di quesiti inviati alla rubrica "il notaio conferma?", vi segnaliamo che i notai potranno rispondere solo alle questioni di interesse generale formulate in un testo che non superi le 800 battute in modo da consentire a tutti, tramite la lettura della rubrica, di trovare un primo orientamento ai propri dubbi.
Per approfondire specifiche questioni personali vi suggeriamo di rivolgervi direttamente agli sportelli di consulenza gratuita - a cura dei consigli notarili locali - attivi in quasi tutti i comuni italiani. Per informazioni e indirizzi:
QUESITO
Per vari motivi ho aperto diverse finanziarie e, attualmente, non riuscendo più a pagarle e avendo perso il lavoro, mi affliggono quotidianamente con richieste di rimborso che, purtroppo, non posso onorare.
Sono sposato in regime di separazione, che mia moglie volle quando, precedentemente al mio indebitamento, contrasse un mutuo per l'acquisto di una casa. Preciso che attualmente non ho più la residenza con mia moglie e sono senza fissa dimora in quanto lavoro di tanto in tanto per mantenermi anche andando fuori e non assolutamente niente a me intestato.
Chiedo: cosa possono fare queste finanziarie in questo caso e se possono rivalersi su mia moglie in qualche modo?
RISPOSTA
Se sua moglie non ha prestato garanzie (anche personali come una fideiussione) in favore delle società finanziarie, queste non potranno in alcun modo rivalersi su sua moglie e sui beni da lei sola acquistati.
QUESITO
Sto per acquistare un immobile proveniente da donazione modale. La donante è deceduta da circa 4 anni. Era nubile e senza prole. Gli unici parenti in vita sono due fratelli sposati con figli.
Vorrei gentilmente sapere se l'acquirente(io), o il venditore(colui che ha avuto la donazione), corriamo qualche rischio. Nello specifico c'è il rischio che i fratelli della cara estinta vantino pretese sull'immobile?
Sono i fratelli della estinta da considerarsi legittimari?
La banca non mi concede il mutuo per via della donazione, dei 10 anni non ancora passati. Stando però ad altri, in questa situazione non ci sono legittimari
RISPOSTA
I fratelli della defunta non sono legittimari e non possono vantare diritti di legittima sull’asse ereditario. Se la donante al momento della morte risulta non avere legittimari rappresentati da figli, coniuge, e genitori, nessun altro parente può vantare diritti sull’eredità della stessa; difatti i fratelli e le sorelle del de cuius non sono ricompresi tra i legittimari, ovvero tra quei soggetti ai quali la legge riserva in ogni caso una parte dell’eredità, anche in contrasto con la volontà espressa in una donazione o in un testamento
QUESITO
Mio padre è deceduto da poco. Nel 1998 i miei genitori hanno acquistato la casa dove vivevano e continua a vivere la mamma. La casa è stata da subito intestata a mio fratello, con usufrutto ai genitori, poiché si è accollato il mutuo, a quel tempo mio fratello viveva ancora in casa e si è poi sposato nel 2007. Dal momento che per l'acquisto della casa i miei genitori hanno partecipato con i loro risparmi per metà dell'importo della casa, hanno sempre pagato loro le spese condominiali e varie imposte, mio fratello ora deve riconoscermi un importo e nel caso come si quantifica? Mio fratello è titolare di un'azienda in cui l'80% del lavoro è stato svolto dal papà. I nostri genitori sono anche titolari di una piccola casa in montagna con del terreno agricolo, ora dovremmo provvedere alla successione, vorrei appunto sapere se eventualmente posso richiedere qualcosa.
RISPOSTA
L’usufrutto non si trasferisce agli eredi: a seguito della morte degli usufruttuari il nudo proprietario diviene titolare della piena proprietà per effetto dell’estinzione dell’usufrutto; quindi nel patrimonio ereditario dei genitori del lettore non ricade il diritto di usufrutto della casa.
Quello che il lettore può fare è agire in giudizio per dimostrare che una parte del prezzo pagato dal fratello per l’acquisto della nuda proprietà gli è stata fornita dai genitori, e che ciò abbia leso il suo diritto di legittimario. Il lavoro svolto nell’azienda di un familiare deve essere retribuito con una partecipazione agli utili dell’impresa, se il padre del lettore non ha percepito quanto convenuto, gli eredi possono agire in giudizio per rivendicare i propri crediti.
Se il padre del lettore al momento della morte non avrà lasciato disposizioni testamentarie, la casa in montagna con terreno agricolo saranno devoluti al coniuge per 1/3 ed ai figli per 2/3.