
Con il 2013, anche le Ipo rivedono la luce. Dopo cinque trimestri neri, nell'ultimo periodo del 2012 gli sbarchi in borsa si sono riportati a livelli che non si vedevano da settembre 2011: sono state 70 le Ipo, per un valore di 7,5 miliardi di euro.
Il trimestre è stato dominato dagli esordi borsistici di Direct Line e Megafon a Londra e Talanx e Telefónica Deutschland in Germania, che hanno rappresentato il 57% dell'intera raccolta. Il 2012 resta un anno critico: le Ipo sono state appena 263. Poche in confronto alle 430 del 2011. Il cambio di passo dell'ultimo trimestre fa comunque ben sperare. E se Piazza Affari si conferma in difficoltà, Londra resta il mercato di riferimento, con le 73 Ipo del 2012 e un valore di 5,1 miliardi che da solo vale la metà di tutte le Ipo del continente.
Secondo Matteo Colombo, partner del Capital Markets & Accounting Advisory Group presso PwC, "Anche se, le condizioni economiche e politiche rimanangono difficili in tutta Europa, le prospettive sono più ottimistiche".