Immatricolazioni auto, ancora profondo rosso a ottobre. Stellantis fa -41,7%
Continua a soffrire il mercato dell'auto a ottobre gravato dalla crisi dei microchip e il settore resta in cerca di una strategia industriale e politica di medio termine. Nel mese appena concluso sono state immatricolate in Italia 101.015 autovetture a fronte di 157.188 immatricolazioni nello stesso mese dell'anno precedente, con una diminuzione di oltre il 35%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 398.907, ha interessato per il 25,32% vetture nuove e per il 74,68% vetture usate. La quota di mercato di Stellantis nel mese di ottobre in Italia è pari al 35,3%.
La percentuale relativa ai primi dieci mesi dell'anno è invece pari al 38%. Le immatricolazioni del gruppo automobilistico nato dalla fusione tra Fca e groupe Psa nel mese appena concluso sono state pari a 35.664 unità, in calo rispetto alle 61.220 dello stesso mese dello scorso anno (-41,7% anno su anno). Nei primi dieci mesi del 2021 le immatricolazioni di Stellantis si sono invece attestate a 481.653, in aumento rispetto alle 432.587 dello stesso periodo del 2020 (+11,3% a/a).
Secondo le stime Unrae, in assenza di interventi, il 2022 chiuderà di poco al di sopra del 2021, con circa 1.600.000 immatricolazioni. Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, è del tutto evidente che la scarsa disponibilità di auto, sia nuove che usate, rende meno urgente il problema del rifinanziamento degli incentivi necessari per compensare gli effetti negativi sul mercato dell'auto della pandemia. Il settore si attendeva che la proposta di legge finanziaria per il 2022 prevedesse un intervento organico per superare la fase di stop and go degli incentivi e per varare un piano per favorire la transizione ecologica nel mondo dell'auto. Cosi' non e' stato, ma il problema resta sul tavolo anche per evitare che i proclami sull'ambiente restino proclami e non abbiano invece immediati e significativi riscontri nella realta' quotidiana della gente.
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