
D'accordo che era stata introdotta in tutta fretta per far cassa e tranquillizzare i mercati, calmierando così lo spread. Una sorta di ansiolitico per gli investitori che già prevedevano per il nostro Paese un pericoloso avvitamento in perfetto stile Pigs. E d'accordo pure che, per mitigarne gli effetti negativi, il governo Monti aveva anche messo mano al Catasto, avviandone la riforma nella delega fiscale, arenatasi poi in Parlamento.
Ma la bocciatura da parte dell'Europa all'Imu reintrodotta da Mario Monti sa tanto di bacchettata al professore della Bocconi, rimandato in politica economica. Un errore di quelli, per intenderci, che la maestra sottolinea con la matita blu. Una sottolineatura che arriva da Bruxelles e che fa tanto rumore qui giù in Italia ora che Monti è "salito" in politica ed è diventato il bersaglio degli attacchi incrociati (anche demagogici) di Destra e Sinistra. Non ci voleva.
Chissà come avrà preso il voto negativo dell'Europa il più europeista dei politici italiani. Probabilmente non bene visto che, nello spiegare la sua azione, l'economista bocconiano ha più volte giustificato i tanto odiati rigore e austerità con quel "l'Europa lo vuole". Azioni che hanno contribuito a salvare l'euro. Che ingrati a Bruxelles...