Chiusura di seduta in netto calo per la Borsa sui timori per un default della Grecia. L'indice Ftse Mib segna un ribasso del 2,40% a 22.328 punti, mentre l'All Share cede il 2,45%. Per Piazza Affari una seduta difficile, dopo il fallimento dei negoziati tra Atene e i paesi creditori per la concessione di nuovi aiuti, che ha prodotto un aumento della pressione sullo spread, salito anche a 160 punti. Il listino milanese ha sofferto piu' degli altri mercati, per il maggior peso sull'indice dei titoli bancari. Il fantasma dell'uscita della Grecia dall'euro sembra materializzarsi di giorno in giorno, con tutti i round negoziali che puntualmente si concludono con un nulla di fatto; difficile che vi siano ora novita' alla riunione dell'Eurogruppo il 18 giugno.
Poco ha potuto il presidente della Bce, Mario Draghi, che nella sua audizione oggi ha affermato che vi sono gli strumenti per gestire al meglio l'eventuale default. Ricomponi Salva Stampa Invia per E.mail Notizie simili nel Notiziario Storico Priorità bassa Tra le banche Ubi cede il 4,83%, Banco Popolare il 4,52%, Unicredit il 3,82%, Intesa il 3,20%. Monte Paschi perde il 4,12% dopo la positiva conclusione dell'aumento di capitale, in attesa che venga resa nota la nuova configurazione dell'azionariato. Giu' anche altri titoli finanziari come Unipol e Azimut. In calo nell'energia Eni (-1,87%) ed Enel (-2,09%), nell'industria Fiat Chrysler cede l'1,92%, Finmeccanica -3,88%. Deboli i titoli del lusso, dei media, con Mondadori -4,86% e L'Espresso -3,47%.