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Economia
Lavoro: effetto Covid, nei primi 6 mesi -578mila posizioni

Lavoro: effetto Covid, nei primi 6 mesi -578mila posizioni

Il sopraggiungere dell'emergenza sanitaria e le misure restrittive introdotte nel periodo di lockdown hanno provocato "forti perturbazioni" nel mercato del lavoro nel secondo trimestre. Nel complesso, al 30 giugno 2020 si registrano 578 mila posizioni lavorative in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente: il saldo e' dovuto a una diminuzione di 1 milione 567 mila attivazioni di rapporto di lavoro dipendente (-362 mila a tempo indeterminato e -1 milione 205 mila a termine) e un calo di 988 mila cessazioni (-207 mila a tempo indeterminato e -781 mila a termine). Lo rilevano l'Istat, il ministero del Lavoro, l'Inps, l'Inail e l'Anpal nella Nota trimestrale sulle tendenze dell'occupazione del secondo trimestre 2020.

Dopo un progressivo rallentamento della crescita nel mese di marzo, spiega la Nota, il saldo annuo delle posizioni lavorative alle dipendenze diviene negativo a partire da aprile, aggravandosi ulteriormente nel corso del trimestre per poi mostrare qualche segnale di miglioramento nell'ultima settimana di giugno: le variazioni annualizzate delle posizioni lavorative alle dipendenze scendono da -100 mila il 15 aprile, a -226 mila il 15 maggio, a -236 mila il 15 giugno per poi migliorare a -152 mila il 30 giugno in confronto a un anno prima. Queste variazione tendenziali tengono conto dei flussi di attivazioni e cessazioni accaduti in tutto l'arco dei dodici mesi, considerando anche l'aumento tendenziale acquisito prima dell'arrivo dell'emergenza sanitaria. Le contrazioni - rispetto al volume delle posizioni lavorative perse - hanno riguardato l'agricoltura (-8 mila posizioni), l'industria (-66 mila posizioni) e soprattutto i servizi (-504 mila posizioni al 30 giugno 2020). E' il comparto dell'alloggio e ristorazione a far registrare la perdita piu' significativa di posizioni (-273 mila posizioni al 30 giugno 2020) su cui hanno pesato in modo particolare le mancate attivazioni (e in particolare quelle relative al lavoro a tempo determinato), cosi' come anche nell'ambito del commercio (-52 mila). Nelle attivita' professionali afferenti al noleggio e servizi alle imprese la contrazione delle posizioni (-48 mila) e' invece da imputare al numero crescente delle cessazioni, particolarmente elevate in concomitanza dei provvedimenti normativi. 

Lavoro: oltre 1 mln contratti a termine in meno nel privato

Forte calo dei contratti a tempo determinato nel secondo trimestre con un calo di 485mila posizioni lavorative rispetto all'anno precedente. Nelle sole imprese private si registrano 1 milione 112 mila posizioni lavorative in meno nel periodo, considerando anche il lavoro in somministrazione e intermittente. Lo rilevano l'Istat, il ministero del Lavoro, l'Inps, l'Inail e l'Anpal nella Nota trimestrale sulle tendenze dell'occupazione del secondo trimestre 2020. 

 

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