Il mondo del lavoro sta vivendo una fase di transizione cruciale. Resa ancora più evidente della crisi da Covid-19, che ha portato a galla difficoltà da una parte e necessità di innovazione dall’altra. In linea con i “tempi che cambiano” e un futuro sempre più incerto, Pearson, Ernst&Young e Manpower Group hanno deciso di dare vita a uno studio predittivo “Professioni 2030. Il futuro delle competenze in Italia”, volto ad analizzare i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro in Italia, provando a delinearne gli orizzonti futuri. Quali saranno le professioni più richieste da qui a dieci anni? E quali invece subiranno una contrazione? Di conseguenze, quali saranno le competenze utili da sviluppare? Sono queste le principali domande da cui lo studio prende le mosse, cercando di dare delle risposte.
Lavoro, l'80% delle professioni muterà nel prossimo decennio
Dallo studio si apprende che "la transizione tecnologica e la crisi in atto avranno un ruolo chiave nel definire il futuro dell’occupazione, soprattutto come acceleratori dei processi di obsolescenza di competenze, mansioni e professioni". In particolare, in Italia l’80% delle professioni subirà una trasformazione a livello quantitativo nel prossimo decennio. Secondo i numeri del report, i trend occupazionali in crescita saranno concentrati nel settore terziario (servizi alle imprese e alle persone). Al contrario, i trend più negativi si concentrano nei settori dell’industria e dell’agricoltura. Aumenteranno anche le professioni legate alla cultura, alla comunicazione, ai servizi di cura (di carattere sanitario e non), all’insegnamento e alla formazione.
Lavoro, le professioni emergenti nel 2030
Nello specifico, le professioni che emergeranno da qui a dieci anni sono state così classificate, tenendo conto di tre categorie di processo trasformativo: scissione, fusione di due o più professioni e ibridazione. Nel primo gruppo troviamo specialisti delle interfacce umane, esperti delle applicazioni IOT in agricoltura, human-machine teaming manager, tecnico delle macchine a guida autonoma. Nel secondo addetti all'integrazione con i robot assemblatori e progettista di visite ed eventi virtuali. Mentre nel terzo manovali e personale non qualificato della costruzione, giornalisti, personale non qualificato addetto ai servizi di custodia di impianti, addetti all'assistenza personale ed esperti legali in imprese.
Lavoro, le competenze più richieste nel 2030
Apprendimento e ascolto attivo, adattabilità, comprensione degli altri e problem solving, saranno invece le competenze più richieste. Di fondamentale importanza anche la capacità di analisi, le conoscenze e le abilità tecniche, le attitudini cognitive come originalità e abilità sociali persuasive. Infine– riporta il report– saranno cruciali le abilità gestionali d'impresa e la capacità di valutazione sistemica e ideazione.
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