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Economia
Lega,il re dei notai della City milanese a servizio del Carroccio:chi è Busani

Attuale consigliere indipendente di Interpump, il maggiore produttore mondiale di pompe a pistoni ad alta pressione quotato a Piazza Affari e presidente di Credit Suisse Servizi Fiduciari, controllata italiana del secondo gruppo bancario svizzero che si occupa di amministrazione fiduciaria di patrimoni. In passato seduto anche nel board di Datalogic, società attiva nel business dei dati e nell’automazione industriale, gruppo da oltre 600 milioni di fatturato e quotato sempre in Borsa. Come anche Beni Stabili, l'ex costola italiana dell’impero immobiliare del patron di Essilor-Luxottica Leonardo Del Vecchio ora confluita in Covivio, quotata in Borsa, Banca Popolare di Milano, Fondiaria-Sai, UniCredit Corporate Banking e Parmalat.

E’ lunghissima la lista delle blasonate società di Piazza Affari in cui Angelo Busani, notaio vicino alla Lega il

Precisazione/ In merito all’articolo a firma del giornalista Andrea Deugeni del 15 settembre 2020, relativo al presunto coinvolgimento del notaio Busani nell’inchiesta Lombardia Film Commission, si precisa quanto segue:

1) Il notaio Busani non è mai stato sottoposto a procedimento penale per i fatti collegati all’inchiesta Lombardia Film Commission, in relazione ad un bonifico di oltre 18 milioni effettuato dallo Studio Busani-Ridella-Mannella in favore del notaio Mauro Grandi, come già riportato correttamente nell’articolo. Intendiamo tuttavia specificare, al solo fine di una maggiore completezza dell’articolo, che la segnalazione di operazione sospetta non riguarda il bonifico disposto dal Notaio Busani, ma altre disposizioni bancarie effettuate successivamente rispetto alle quali lo stesso Busani è estraneo.

2) Il notaio Busani non e’ mai stato inquisito, ne’ sottoposto a procedimento giudiziario nell’ambito della indagine Breakfast dove era spuntato il suo nome in relazione a una telefonata del 2013 nella quale Busani discuteva con l’avvocato dell’allora segretario della Lega Maroni riguardo all’opportunità di dare vita a un trust per evitare azioni esecutive dei creditori della Lega. Il Notaio Busani, relativamente all’intercettazione cui era stato sottoposto l’avv. Aiello, non risulta indagato ne’ citato come testimone ne’ tantomeno imputato.

3) Infine precisiamo che il notaio Busani non ha svolto una attività professionale al servizio della Lega tale da poterlo considerare vicino ad essa e ribadiamo, come già sottolineato nell’articolo del 15 settembre 2020, che lo stesso non è stato indagato in alcuna delle varie inchieste che hanno coinvolto persone organiche o vicine alla Lega.

cui nome è spuntato nuovamente fuori in questi giorni all’interno dell’inchiesta Lombardia Film Commission della Procura di Milano che si è abbattuta sul Carroccio portando all’arresto di tre commercialisti del partito di Matteo Salvini, ha ricoperto i ruoli di consigliere indipendente, prendendo parte in alcune anche ai lavori dei vari comitati interni di corporate governance.

Le informazioni sono riportate sul sito dello studio "The Italian Notaries-Busani&Partners", studio professionale molto conosciuto nella City milanese e fondato dallo stesso notaio parmigiano che, oltre alle numerose esperienze aziendali, può vantare anche anche una fervida attività accademica e didattica.

Busani infatti insegna tuttora come professore a contratto anche alla blasonata università meneghina Bocconi, sia nella “Scuola di direzione aziendale” (Sda) sia in quella di "Specializzazione per le professioni legali”. Ma è docente anche al master tributario della “Scuola di Formazione Ipsoa” e al master di Fiscalità internazionale (oltre che in altri corsi) della “Scuola di Formazione del Sole 24 Ore”. Insomma, insegnamenti in istituzioni formative di caratura nazionale.

Sempre nel gruppo editoriale di Via Monterosa, il notaio parmigiano si vanta di essere dal 1988 ad oggi editorialista del quotidiano economico-finanziario e, secondo quanto riporta una fonte, consulente dello stesso per i temi notarili. Il nome di Busani era già spuntato fuori nel 2013 in occasione di una intercettazione registrata dai pm di Reggio Calabria, nell’ambito dell’indagine Breakfast.

In quell’anno la Lega Nord stava studiando come creare un trust su cui far confluire il patrimonio del partito. Il motivo? Svuotare i conti correnti bancari in modo che, in caso di azioni giudiziarie, i creditori e soprattutto i pm che indagano sulla sparizione dei 49 milioni di euro della truffa allo Stato messa in atto dall’ex tesoriere Francesco Belsito e dall’allora segretario Umberto Bossi, non trovassero nulla.

L’episodio è stato poi registrato dalle indagini di altri magistrati, quelli di Genova sulla sparizione dei 49 milioni di euro della Lega, in cui però il notaio Busani non è stato indagato. L’intercettazione del 2013 ora è ricordata anche dai pm milanesi nelle carte dell’inchiesta Lombardia Film Commission (Lfc) per il bonifico di oltre 18 milioni effettuato dallo studio Busani-Ridella-Mannella in favore di Mauro Grandi, un altro notaio milanese (non indagato) che ha seguito l’affare “Lfc” orchestrato dai professionisti del Carroccio, Andrea Manzoni e Alberto Di Rubba finiti ai domiciliari.

Il mega-bonifico finito nel mirino dell’Antiriciclaggio della Banca d’Italia, riporta il verbale del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano di cui Affaritaliani.it ha preso visione, è stato effettuato a luglio 2018, epoca in cui l’affare Film Commission nel mirino della Procura meneghina era in pieno svolgimento. I magistrati milanesi ora vogliono capire se parte dei 49 milioni di rimborsi elettorali fatti sparire dal Carroccio siano finiti in un giro di trust con sede a Cipro e conti in Svizzera

@andreadeugeni

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