Di Michele Polo*
Potenzialmente incisiva nel medio periodo la separazione di Snam rete gas da Eni. In campo assicurativo misure poco incisive, sulla liberalizzazione delle farmacie tutto è ancora da vedere, quanto ai taxi niente di fatto. Potenza delle lobby. E l’autorità dei trasporti, istituita da vari mesi, non riesce a decollare.
Sulle liberalizzazioni il quadro è quello uscito dalla legge Cresci-Italia dopo le molte limature operate in sede di conversione parlamentare. Tra quelle potenzialmente incisive nel medio periodo quella relativa al gas con la separazione di Snam rete gas da Eni. Non chiari tuttavia gli assetti proprietari che emergeranno, con una ipotesi di replicare la struttura di governance di Terna (rete elettrica) che vede la Cassa depositi e prestiti come azionista principale. L’autorità dei Trasporti stenta ancora a decollare, con una prima terna di commissari che è stata azzerata. In campo assicurativo le misure sono poco incisive, avendo abbandonato l’ipotesi dell’agente plurimandatario come figura chiave nella fase distributiva.
Sulle farmacie stiamo aspettando i frutti e i tempi delle nuove licenze. Sui taxi tutto sembra fermo. Il consuntivo di fine legislatura assegna quindi un voto non brillante al pacchetto liberalizzazioni. Ma il destinatario del voto è principalmente il Parlamento, che con opera costante ha limato e spuntato molte misure che, nell’impianto iniziale del Governo, erano più incisive, dimostrando ancora una volta il potere di interdizione delle lobby, spesso trasversali. Ancora nella memoria la storia delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari, dove la grande coalizione ha agito. Nel supino appoggio degli interessi dei gestori.
*Da Lavoce.info