
Tra le carte dello scandalo Libor, molti sono i trader anonimi. Solo uno ha il discutibile onore di comparire con nome e cognome. Si chiama Tom Hayes, ha appena 33 anni e un soprannome che gli è rimasto appiccicato addosso negli anni: Rain Man. Come il personaggio interpretato da Dustin Hoffamn, Hayes viene ritratto dai colleghi come un genio, ma "socialmente goffo". Ansioso, taciturno, preferiva il pollo fritto di Kfc alle cene costose. Vestito sempre con jeans sbiaditi e maglione logoro, nonostante un busta paga che anche da cinque milioni di dollari.
Come ricostrusce il Wall Street Journal, la forza di questo enfant prodige della finanza stava nei suoi contatti. Conteso da alcune tra le più grandi banche al mondo, è passato nel giro di pochi anni da da Ubs, Rbs e Citigroup, portandosi dietro un bagaglio di contatti impareggiabile. Sarebbe stato Hayes, più di ogni altro, a muovere le leve per manipolare il tasso Libor. Dal canto suo, il giovane trader punta il dito contro i suoi superiori: sapevano tutto, dice.
Poco più che ventenne, entra alla Royal Bank of Scotland nel 2001. Si occupa di derivati legati al Libor e inizia a farsi una eccellente reputazione. Nel 2006 si fa avanti Ubs, che assume Hayes e lo spedisce a Tokyo, mantenendo i contatti con Londra e Zurigo. Il ragazzo è talmente brillante da attirare l'attenzione delle banche rivali, tra le quali Goldman Sachs. A spuntarla però è Citigroup, che strappa Hayes a Ubs grazie a un'offerta irrinunciabile da 5 miliodi di dollari l'anno. Hayes è un trader, ma guadagna quanto un banchiere. Un anno dopo, a due settimane dalle nozze, Hayes viene licenziato da Citigroup perché alcuni dipendenti fanno notare alla dirigenza le manovre oscure del trader sul tasso Libor. Il diretto interessato, per ora, non commenta direttamente. Persone vicine riferiscono però che starebbe collaborando con le autorità britanniche, accusando i suoi ex superiori: "Lui crede di essere innocente", anche perché, ai tempi, era convinto che la manipolazione di tassi "non era vietata". Le indagini proseguono