Madoff finisce al museo dei gangster

La mazza da baseball con inciso il suo nome, una lettera in cui si scusa con il figlio Andrea e perfino uno dei cinque mazzi di chiavi dal suo ufficio di New York. Sono alcuni degli oggetti personali di Bernard Madoff, il re delle truffe finanziarie, finiti in una personale permanente allestita al National Museum of Crime & Punishment di Washington.
Insomma, l'ex re della finanza di Wall Street, che sta scontando 150 anni di cercere, torna sotto i riflettori. Questa volta non per un nuovo schema Ponzi ma perché è tra i protagonisti di un mostra all'interno di un museo dedicato a gangster e serial killer.
L'esposizione comprende 15 oggetti appartenuti al 75enne Madoff o in qualche modo a lui collegati. "Il pubblico pensa solo alla violenza quando si parla di criminalità, ma molti criminali non sono violenti. Il museo deve guardare a tutti ", ha detto Janine Vaccarello, il direttore del museo, aggiungendo che gli oggetti sono stati donati dal figlio di Madoff, e dal liquidatore, Irving Picard.