Usa, il governo conferma manipolazioni bancarie sul mercato dei cambi
Il dipartimento Usa alla Giustizia conferma l'esistenza di un'indagine per delle manipolazioni sul mercato dei cambi da parte di alcune grandi banche. "Le divisioni criminali e Antitrust del Dipartimento alla Giustizia - dice il responsabile ad interim della divisione criminale, Mythili Raman - sta attivamente investigando in un'indagine in corso su possibili manipolazioni sul mercato delle valute estere".
Si tratta della prima pubblica ammissione di simili manipolazioni da parte di non banche la cui identita' non e' stata ancora rivelata. In precedenza solo il ministro svizzero delle Finanze, Eveline Wuidmer-Schlumpf aveva denunciato simili manipolazioni. Su questa mega-speculazione al fixing dei cambi stanno indagando anche la Finma, l'autorita' elvetica di supervisione dei mercati finanziari, e autorita' analoghe di altri paesi, tra cui la Fca britannica.
Da tempo le autorita' e gli investitori sono preoccupati per le attivita' di front running delle banche, le quali ricaverebbero profitti illeciti al fixing dei cambi, tramite presunte attivita' di manipolazione. Ogni giorno sul mercato dei cambi si sposta nel mondo una massa enorme di denaro, stimata in 4.700 miliardi di dollari. Alcune grandi banche sarebbero in grado di mettersi in contatto in anticipo con gli operatori, che conoscono le posizioni di tutte le banche e dei loro clienti, allo scopo di fissare la posizione piu' redditizia sul mercato prima del fixing. Il front running consisterebbe dunque nel prendere una posizione sul mercato dei cambi conoscendo in anticipo gli ordini di mercato e facendo cosi' profitti illeciti.