
"Fiat e Chrysler saranno presto una cosa sola". Sergio Marchionne prosegue la marcia verso la definitiva integrazione del marchio italiano con quello statunitense. E pensa ad una Ipo, "possible in 9 mesi". L'unico ostacolo resta Veba, il fondo di proprietà del sindacato UAW che detiene ancora il 41,5% della casa di Detroit.
L'ad del Lingotto è comunque convinto che "Veba non resterà azionista a lungo e non dovrebbe rimanerlo anche se loro devono fare il loro lavoro e vogliono monetizzare". Sulla valutazione della quota Veba su cui Fiat intende esercitare l'opzione di acquisto "occorre trovare un benchmark - ha detto Marchionne - dobbiamo trovare una soluzione. Il processo è in evoluzione". Nel salone dell'auto di Detroit, Marchionne ha commentato un 2012 positivo, "chiuso secondo le attese". Certo, il giudizio non è limitato all'Europa, dove i conti di Fiat hanno sofferto, ma si valuta su scala globale, grazie ai successi americani. A confermare la prospettiva mondiale, Marchionne ha confermato la produzione di Jeep in Cina: "Rientra nella nostra strategia di espansione globale".
In Italia Fiat continua la lotta con i sindacati. Questa mattina non si è raggiunto alcun sulla messa in mobilita' di 19 operai dello stabilimento di Pomigliano d'Arco. L'ultima riunione del tavolo avviato per la procedura ex articolo 4 legge 223 si chiude con la sottoscrizione di un verbale di mancato accordo. Per i sindacati, non e' ammissibile nessuna fuoriuscita a seguito del reintegro dei 19 iscritti alla Fiom imposto dai giudici del lavoro, per l'azienda invece la procedura va avanti.