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Economia
Milano Cortina 2026, ad Affari l'ad Novari: "Siamo già al 50% dell'obiettivo"
Vincenzo Novari

Milano Cortina 2026, Novari: "Abbiamo già siglato otto contratti per 280 milioni di sponsorizzazioni" 

 

“Stiamo trattando otto contratti per 280 milioni di sponsorizzazioni per Milano-Cortina 2026,  nonostante guerra, inflazione e pandemia. Comunicheremo i primi 4 entro l'estate e altri 4 entro l'autunno. Posso dire che a quattro anni da Giochi siamo già al 50% della copertura economica prevista coi partner. Per capirci a Parigi, a due anni dai Giochi, sono ancora al 60”.

Altro che mogio e preoccupato, Vincenzo Novari, amministratore delegato della Fondazione che appunto gestisce le Olimpiadi e le Paralimpiadi Invernali del 2026 controllata dal Coni, e dalle Regioni Lombardia e Veneto e dai Comuni di Milano e di Cortina: “Mi sento di essere ottimista perché stiamo lavorando bene grazie ad una struttura commerciale molto focalizzata ed a intermediari che avevano già stretti rapporti col Coni”.

Però, Novari, nonostante questo, c’è stato negli ultimi mesi un cannoneggiamento mediatico di prima categoria contro di lei, secondo molti la sua poltrona è a forte rischio politico. In fondo lei venne designato dal governo Conte 2, e il quadro oggi è molto diverso. Cosa ne dice?

La politica ha ovviamente interessi diversi rispetto a quelli di un'azienda privata. Mi rendo conto che soprattutto sotto elezioni i giochi di Milano Cortina abbiano un potenziale di promesse importante  ma lo Statuto della nostra Fondazione è chiaro, proprio per volontà dei Fondatori.

Ai rappresentanti della politica e dello sport spetta l'indirizzo strategico e la supervisione sulla gestione che invece è espressamente affidata ad un Comitato guidato da me che deve operare nel solo interesse dello scopo della Fondazione e quindi di una efficace ed efficiente organizzazione dei Giochi.

Eppure i fondatori hanno scritto una lettera a Palazzo Chigi chiedendo un incontro per affrontare i temi più complessi che riguardano i Giochi. Cosa ci dice?

Che c’è un problema oggettivo, il ritardo delle infrastrutture e’ drammatico ed, insieme all’aumento dei costi dell’energia e all’inflazione, giustamente preoccupano. Sulla trasparenza gestionale non vedo invece problemi, mi ha fatto particolarmente piacere una lettera del presidente Fontana che al riguardo mi ha fatto i complimenti. Abbiamo 5 livelli di controllo blindati. Ogni mese abbiamo incontri di condivisione con le Regioni e Milano. Quanto alla gestione commerciale, le ho già detto.

Le rileggo un titolo apparso qui su Affari qualche giorno fa: “Novari e il caso di Vetrya. Tra Procura e addio alle Olimpiadi”. Che cosa commenta?

Che e’ un titolo da querela. Soprattutto perché l’articolo non lo giustifica assolutamente. Lo rilegga. Il mio nome viene accostato alla parola magica, “Procura”. Ma il caso di cui si parla con Milano Cortina e col sottoscritto non c’entra nulla.

Lei ci spieghi nel merito come stanno le cose.

Semplice: Vetrya è stata per anni una delle più importanti realtà nazionali del settore digitale, pluripremiata e quotata in Borsa. L'iniziativa della magistratura su Vetrya si riferisce ad alcune sue attività, con un'azienda,WindTre, in cui io non ho mai lavorato e ad un periodo di due anni successivo alla mia uscita dal mondo delle telecomunicazioni. A titolo personale e ben prima che venissi chiamato in Fondazione, con Vetrya avevo avviato un progetto imprenditoriale, come fecero altre decine di importanti realtà italiane e anche una straniera, il Vaticano.

Ok, però poi Vetrya e’ diventata fornitrice della Fondazione…

Ha vinto una una gara pubblica contro altri quattro partecipanti perché ha offerto un prezzo molto più conveniente! Solo tempo dopo il mercato, e noi, abbiamo appreso dei problemi di Vetrya, abbiamo risolto il contratto con loro e ci siamo appoggiati, per mantenere la continuità delle piattaforme tecnologiche prodotte, a Quibit, scelta compiuta anche da colossi come Generali,Turner e molti altri gruppi.

Quindi lei con la Procura e Vetrya non c’entra niente?

Zero, nonostante quel vostro titolo.

Capita che un titolo forzi il contenuto di un articolo. Una grana vera però lei l’ha avuta: dal suo Comitato di gestione si è dimessa Diana Bianchedi, di cui lei si fidava molto.

Si, Diana aveva un doppio ruolo nella nostra organizzazione, è responsabile del coordinamento tra le varie direzioni della Fondazione e faceva parte del Comitato. Ha la famiglia a Roma ed il doppio incarico era evidentemente troppo pesante da gestire. Mi ha manifestato questa necessità personale di concentrarsi sulla sua attività di coordinamento.

Verrà sostituita?

Si, lo statuto prevede da minimo tre a massimo sette membri. Adesso siamo rimasti in due, per cui ho proposto, come da Statuto, ai soci Fondatori una lista di tredici professionisti di grande livello tra cui indicarne  da 1 a 5 che sottoporrò all'approvazione del Board.

Qualche nome?

Nomi no, identikit sì. Tra i tredici, ci sono tre presidenti di importanti associazioni di Veneto e Lombardia, tre importanti professori universitari, cinque manager e imprenditori di grande esperienza ed un atleta olimpico medagliato e pluricampione del mondo: credo che una delle nostre missioni sia quello di coinvolgere direttamente ex atleti nella gestione dei Giochi. Ne abbiamo già diversi all'interno dell'organizzazione

A proposito di grane, anche Malagò è finito sotto attacco mediatico…

E’ una persona molto in vista ed è facile ai media tirarlo in ballo appena possibile. Si ricordino, però, che Giovanni è Presidente sia del Coni che di Milano Cortina 2026 per volere del Cio, per quanto questa scelta non sia stata gradita a tutti, nella politica italiana.

In conclusione, che novità ci può anticipare sulla gestione, se tutto andrà bene?

Sono tante, e tutte molto importanti. Posso citargliene solo tre. Dal prossimo inverno le località che ospiteranno i Giochi si vestiranno già di Milano Cortina 2026 e subito dopo avvieremo un progetto che porterà i nostri Giochi in tutte le principali località invernali italiane. Da nord a sud. Devono essere i Giochi di tutti gli Italiani.

A settembre iniziera' a darci il suo contributo anche un Advisory Board che metterà insieme alcune tra le migliori personalità del Paese. Avrà un ruolo importante e non solo consultivo. Anche qui niente anticipazioni, solo due indizi. Ho chiesto di farne parte e mi ha risposto con entusiasmo a un'ex Ministro, grande appassionata di Cortina.

Lo proporrò anche ad un'importante ex magistrata del tribunale di Milano. Infine, ma importantissimo: dopo l’evento dell’8 giugno alla Farnesina in cui il Ministro Di Maio ha introdotto  il progetto alla nostra comunita’ diplomatica a settembre firmeremo col Ministero degli Esteri un protocollo per portare il progetto di Milano Cortina 2026 nelle principali capitali straniere. Un road-show sui Giochi, un'opportunità troppo importante per non farla diventare un grande palcoscenico per i territori Olimpici e per tutte le eccellenze Italiane. 

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