
Nell'ambito dell'indagine sull'acquisizione di Antonveneta da parte di Banca Monte dei Paschi di Siena e su altre operazioni finanziarie ''la Procura rende noto che il contesto investigativo e' sensibile e complesso esclusivamente rispetto al ruolo svolto nei fatti oggetto di indagine dal precedente management''. E' quanto si legge in una nota firmata dal Procuratore capo di Siena, Tito Salerno. ''Nessuna informazione - prosegue la nota - e' stata ne' sara' diffusa in considerazione del rispetto dovuto al segreto investigativo, al mercato e ai risparmiatori''.
Il premier Mario Monti mette in guardia il mercato dalla soluzione "nazionalizzazione" per Mps. "La riduzione della quota della Fondazione nel capitale del Monte dei Paschi di Siena, e un aumento della quota dello Stato, potrebbe essere una extrema ratio e rivelarsi inevitabile se il Monte perdurasse in difficoltà gravi, ma questo vorrebbe dire parziale nazionalizzazione. E in passato anche le banche di Stato davano luogo di fatto a intrecci tra banche e politica". Dunque bisogna stare attenti "per uscire dal male di oggi, a non ricadere in un male ancora peggiore. Sono argomenti che vanno valutati con attenzione", ha avvertito infatti Monti, dopo che ieri il ministro dell'Economia Vittorio Grilli ha spiegato in un'audizione alla Camera che i 3,9 miliardi di euro di Monti-Bond sono soltanto "un prestito e non un salvataggio" del gruppo senese.
Alla precisazione che la domanda si riferiva alla possibilità di obbligare la Fondazione, in cambio dei Monti bond a cedere sul mercato ulteriori quote, il candidato premier ha risposto: "Questo corrisponderebbe abbastanza a quello che ha detto il presidente Alessandro Profumo, trovare un partner finanziario forte di lungo periodo. Ma bisogna vedere se il mercato risponde. Potrebbe essere auspicabile? Bisogna vedere quali garanzie di affidabilità e buon comportamento dà il nuovo investitore".
Con l'occasione, Monti ha voluto ribadire che "credo sia molto importante notare che la situazione problematica del Mps non significa che il sistema italiano sia in situazione problematica, e non lo è. Secondo che si deve fare completa chiarezza, anche su aspetti penali. Terzo che la vigilanza di Bankitalia funziona oggi e funzionava ieri. Quarto, che i Monti Bond non sono un regalo, non è un trasferimento a fondo perduto, ma è un prestito a interesse molto elevato, 9%, quindi il contribuente è tutelato e ove mai ci fosse incapacità di restituire il capitale, a differenza dei Tremonti bond le azioni passerebbero allo Stato".
Intanto sul fronte senese, il rapporto d'affari tra Mps e Axa, nato nel 2007 con l'ingresso del colosso assicurativo francese nell'azionariato della banca e soprattutto con l'avvio delle due joint venture assicurative Axa Mps Vita e Axa Mps Danni, sembra essere ottimo, anche dopo l'arrivo al vertice del tandem Fabrizio Viola e Alessandro Profumo e l'esplosione dei problemi finanziari del Monte.