Risiko delle multiutility a Nordest. Dopo Acegas, Hera conquista Amga

Nozze a Nordest fra le municipalizzate. Dopo la triestina AcegasAps, il gruppo Hera mette le mani anche su Amga, la società controllata dal Comune di Udine, creando un colosso delle multiutility da 2 milioni di clienti. Ieri i due rispettivi consigli d'amministrazione hanno dato il via libera all'operazione, una fusione per incorporazione. Dopo la fusione, che sarà ratificata dalle assemblee entro il 23 aprile e diventerà operativa dall'inizio del mese di luglio, seguirà il conferimento delle attività di distribuzione gas di Amga a AcegasAps e della vendita energia e gestione calore a Hera Comm.
Ieri i due rispettivi consigli d'amministrazione hanno dato il via libera all'operazione, una fusione per incorporazione. Dopo la fusione, che sarà ratificata dalle assemblee entro il 23 aprile e diventerà operativa dall'inizio del mese di luglio, seguirà il conferimento delle attività di distribuzione gas di Amga a AcegasAps e della vendita energia e gestione calore a Hera Comm. Il Comune di Udine, dal canto suo, entrerà nel patto di sindacato di Hera e nel consiglio di AcegasAps.
"L'integrazione tra le due realtà potrà consentire di valorizzare al meglio le rispettive strutture industriali nei settori gas, energia elettrica, illuminazione pubblica, gestione impianti e cogenerazione", recita la nota comune delle due società. Hera ed Amga "presentano molte caratteristiche comuni, industriali, di contiguità territoriale, di assetto proprietario e di percorso di sviluppo".
La nuova realtà potrà contare su circa 1,7 milioni di punti di fornitura nella distribuzione gas, di cui quasi 500.000 in Friuli-Venezia-Giulia e Veneto. La base clienti nel gas e nell'elettricità di Hera supererà i due milioni, mentre i punti luce gestiti saranno circa 380.000. Sul versante economico, i consigli di Hera e Amga hanno approvato un rapporto di cambio pari a 572 azioni ordinarie Hera del valore nominale di un euro per ogni azione Amga da 500 euro. Per l'operazione non sono previsti conguagli in denaro. Il progetto di fusione prevede che Hera aumenti il proprio capitale sociale fino a un massimo di 68 milioni e 196.128 euro con l'emissione di nuove azioni. Sulla base del rapporto di cambio, al Comune di Udine verranno riconosciute 44 milioni e 134.948 azioni ordinarie Hera di nuova emissione, pari al 2,98% del capitale della società basata sotto le due Torri al netto delle azioni proprie detenute al 31 dicembre 2013.
Soddisfatto il numero uno di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano: "Quest'operazione rappresenta un passo importante per i due gruppi e per i territori coinvolti. Grazie all'aggregazione di Amga, nel Nordest si costituirà una piattaforma operativa di primaria importanza nei pubblici servizi, che sta già contando sulle strutture di AcegasAps, acquisita a inizio 2013 — ha spiegato il manager—. La nuova realtà, che avrà a Udine il coordinamento della gestione della distribuzione gas nel territorio di Veneto e Friuli-Venezia-Giulia, oltre a contribuire al consolidamento del settore, potrà dispiegare forza d'investimento, qualità di servizio e capacità di generare valore per gli azionisti. L'accordo inoltre, in coerenza con il piano industriale 2013-2017 del gruppo Hera, prosegue il cammino di sviluppo e consolidamento intrapreso e valorizza a pieno il recente aumento di capitale di Hera, a cui ha contribuito anche il Fondo Strategico Italiano".