Crisi e ripresa: tasso fisso o variabile? Il mutuo ideale per i prossimi 20 anni |
Mutui, scade giovedì il termine per richiedere alla propria banca la sospensione per un anno dei pagamenti delle rate. Meccanismo noto come la moratoria sui mutui firmato fra le banche e l'associazione dei consumatori in tempo di crisi.
La procedura è applicabile ai mutui ipotecari destinati all'acquisto, costruzione o ristrutturazione della propria abitazione principale e vale sia per i prestiti concessi a tasso variabile sia per quelli a tasso fisso.

Secondo quanto stabilito dalle parti, gli eventi che permettono di usufruire della moratoria (la perdita del posto di lavoro o l'ingresso in cassa integrazione) devono essersi verificati entro il 31 dicembre del 2012.
Il Piano famiglie, che finora ha consentito ad oltre 82 mila nuclei di sospendere il pagamento delle rate per un controvalore in termini di debito residuo di oltre 9,2 miliardi di euro, fissa ulteriori limiti per la concessione dello stop. Il primo: il ritardo del pagamento delle rate non deve superare i 90 giorni e la sospensione non può essere richiesta da chi ha già usufruito di uno stop. Il secondo: il mutuo non deve superare il valore di 150 mila euro e il contraente deve avere un reddito imponibile inferiore a 40 mila euro.
Se le clausole sono abbastanza restrittive, per motivi di concorrenza, alcuni istituti le hanno ammorbidite per attrarre nuove clienti. Bnl, per esempio, ha deciso di non applicare limiti di reddito o di importo nella moratoria, in cui include anche i prestiti personali, mentre Banca Popolare di Vicenza ha deciso di considerare anche sospensione delle rate più lunghe (fino a 18 mesi).