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Economia
Pensioni, verso l'estensione della no tax area a 8.500 euro

Sbarra: "Nel 2022 il governo si impegna a rivalutare il sistema pensioni" 

Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, dopo l'incontro a Palazzo Chigi sulla manovra, oggi ospite a Radio Anch'io, ha fatto il punto su quanto emerso dal confronto con l'esecutivo Draghi: "Ieri il governo ci ha anticipato la disponibilità ad alzare la no tax area a 8500 euro che riguarda essenzialmente i pensionati. Altro impegno assunto per il 2022 è la piena rivalutazione delle pensioni". "Ieri abbiamo rinnovato la richiesta al governo affinche' nelle prossime ore tenti un'operazione di ulteriore rafforzamento dei vantaggi fiscali per lavoratori dipendenti e pensionati collocati nelle fasce di reddito basse e medio basse", ha aggiunto Sbarra. 

"E' stato un incontro importante con il Governo dopo le turbolenze di questi ultimi giorni che ha rimesso il dialogo sociale nella giusta carreggiata. Ora bisogna che questo confronto continui in modo stabile e che porti a risultati coerenti dentro e fuori la manovra con una impostazione secondo noi di politica economica e finanziaria che metta in priorita' le fasce piu' esposte agli effetti della crisi", ha sottolineato Sbarra. 

"E' un passo molto importante e significativo, ha aggiunto il segretario generale della Cisl, in una situazione di difficolta' poter contare su un miliardo e mezzo di taglio ai contributi per i lavoratori dipendenti collocati nella fascia di reddito sotto i 47 mila euro, e' un primo segnale importante che va nella soluzione di sostenere, rafforzare l'azione di sostegno alle fasce deboli".

Sul tema sciopero, ha precisato: Mi sembra ancora prematuro". "Noi abbiamo messo in campo in queste settimane unitariamente iniziative di lotta nei luoghi di lavoro e nei territori che proseguiranno. Per noi l'obiettivo e' quello di esercitare la massima pressione sociale in queste ore su Governo e Parlamento nel tentativo di cambiare e migliorare la Legge di bilancio, rendendola piu' coerente con le proposte e le elaborazioni che abbiamo presentato come sindacato". 

Pensioni, Censis: aumentano le tipologie di famiglie con genitori pensionati 

A proposito di pensioni, nel 2020 le famiglie con almeno un pensionato da lavoro sono 8,7 milioni (pari al 33,4% del totale), con un aumento del 2,1% rispetto al 2019, ovvero 177.000 nuclei familiari in più. Si tratta di un dato in controtendenza rispetto al decennio antecedente al Covid-19 (2010-2019), quando la stessa tipologia di famiglie era diminuita di 249.000 unità (-2,8%). A evidenziarlo è il rapporto del Censis pubblicato oggi.

Sempre nel periodo 2019-2020 le coppie di pensionati con figli sono aumentate del 2,7% e sono diventate complessivamente 1,2 milioni, mentre nel periodo 2010-2019 si era registrata una variazione negativa, pari a -26,7%. Tra il 2019 e il 2020 si contano 443.000 nuclei monogenitoriali con almeno un pensionato, aumentati in dodici mesi di 18.000 unità (+4,1%), a fronte di un calo nel periodo 2010-2019 di 36.000 unità (-7,8%).

La crescita delle tipologie familiari in cui coesistono genitori pensionati con figli rilancia con forza il tema della rilevanza sociale delle pensioni. Il 69,7% degli italiani pensa infatti che gli anziani siano il bancomat di figli e nipoti. Nel tempo, sottolinea il Censis, andrà valutato l'impatto economico delle misure di anticipo del pensionamento introdotte in questi anni: nel 2020 si registrano 291.479 pensioni anticipate contro le 269.528 pensioni di vecchiaia, mentre nel 2019 le prime erano state 299.416 e quelle di vecchiaia 155.625. 

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