

Finalmente una bella storia di mercato. Una battaglia fino ad ora piena di sorprese. Di quelle guerre in stile anglosassone che fanno bene a Piazza Affari e ai piccoli azionisti, quelli che troppo spesso in passato, nelle cronache finanziarie di Palazzo Mezzanotte, sono stati appellati in maniera sconsolante come parco buoi.
Qui, invece, nella contesa che vede fronteggiarsi il costruttore romano Pietro Salini e l'imprenditore piemontese Beniamino Gavio, il parco buoi riuscirà a monetizzare il proprio investimento. Senza rimanere vittima di disegni alternativi concepiti in qualche stanza dei bottoni rigorosamente chiusa a chiave in qualche merchant bank.
Il piccolo investitore avrà l'imbarazzo della scelta. Come dovrebbe essere in un mercato finanziario sano e che funziona, aderendo o all'Opa del gruppo romano Salini o, nell'ipotesi meno probabile, consegnando i propri titoli a Gavio. Che il vecchio salotto della finanza tricolore sia stato finalmente portato in soffitta?