Morando (Economia): Pil 2015 nel Def più 0,7-0,8 per cento
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Considerando il consenso e i numeri di chi ha fatto le previsioni finora, è ipotizzabile una crescita del Pil italiano dello 0,7-0,8 per cento nel 2015". Lo annuncia ad Affaritaliani.it il vice-ministro dell'Economia, Enrico Morando. E' possibile che si arrivi a una crescita dell'1% per quest'anno? "Ad oggi le previsioni non fanno pensare ad una cifra così significativa. Osservando le previsioni dei centri di analisi che si occupano di queste stime possiamo parlare di un valore superiore allo 0,6% ma inferiore all'1%".
Morando argomenta: "La previsione sulla crescita del Pil si fissa nel Documento di Economia e Finanza con il meccanismo del cosiddetto consenso rispetto alle valutazioni dei diversi centri di analisi e di ricerca economica. Quest'anno, come elemento di novità, lo si fa anche ricorrendo alle valutazioni del neo-istituito ufficio parlamentare del bilancio, quello che io chiamo un po' pomposamente il CBO italiano. Se noi guardiamo alle stime di Ref, di Prometeia e del Cerg, che sono quelli che hanno fatto previsioni, uniti all'Ufficio Studi di Confindustria, di Confcommercio, eccetera..., si può concludere che ci sarà qualcosa in più di quello che abbiamo previsto nei documenti di bilancio nella nota di aggiornamento, che era un più 0,6%. Ci sarà qualcosa in più".
Poi Morando commenta il balzo della fiducia delle imprese e dei consumatori a marzo: "Il nostro problema è trasformare questi segnali di ripresa, perché per ora questo sono, in una crescita stabile. E per fare questo ci vogliono le riforme, ci vuole il cambiamento del Paese che stiamo realizzando e che dobbiamo accelerare nei suoi tempi e nell'intensità".