Doccia fredda dall'Istat: il Pil torna negativo
Nel primo trimestre il Pil dell'Italia ha registrato una contrazione pari a -0,1% rispetto al trimestre precedente (+0,1%). Il modestissimo anelito di crescita economica dell'ultimo trimestre del 2013 non e' stato dunque confermato.
Anzi il dato del primo trimestre (-0,1%) e' ampiamente inferiore al consensus degli economisti che si aspettavano una crescita dello 0,2%. Male anche l'andamento tendenziale con una flessione pari a -0,5%.
Peraltro la performance economica dell'Italia resta ancora molto inferiore a quelle della altre grandi economie dell'Eurozona. Nel primo trimestre la Francia ha tenuto con crescita zero, ma su anno +0,5%, la Germania ha, come sempre, ballato da sola: +0,8% su base trimestrale e +2,3% su base annuale.
L'Italia ha gia' sperimentato, dalla fine del 2011, un ''double dip'', cioe' un secondo tuffo nella recessione, dopo la ripresa del 2010, successiva alla contrazione del 2008-09. Se, dopo la ripresa in miniatura del 4* trimestre del 2013, il Pil del prossimo trimestre dovesse ancora essere negativo, con due contrazioni negative consecutive della crescita economica, il Belpaese collezionerebbe il poco invidiabile record del ''triple dip'', cioe' di un terzo tuffo nella recessione.
Continua intanto la timida ripresa dell'economia europea: secondo la prima stima di Eurostat, il Pil e' salito anche nel primo trimestre di quest'anno, dello 0,2% in Eurozona e dello 0,3% in Ue a 28 paesi. Rispetto ai primi tre mesi dell'anno scorso, il Pil ha registrato rialzi rispettivi dello 0,9% e dell'1,4%.
Nel trimestre precedente, l'ultimo del 2013, il Pil era salito dello 0,2% nell'Eurozona e dello 0,4% nell'Ue a 28 paesi. Fra gennaio e marzo, il Pil e' rimasto invariato in Francia (+0,2% nel trimestre precedente, e' cresciuto dello 0,8% in Germania (+0,4%), dello 0,4% in Spagna (+0,2%), dello 0,8% anche nel Regno Unito (+0,7%) ma i paesi che hanno registrato il maggiore progresso sono Ungheria e Polonia, entrambi in crescita dell'1,1%. In calo piu' marcato l'Estonia (-1,2%), il Portogallo (-0,7% dopo tre rialzi consecutivi), Cipro (-0,7%) e la Finlandia (-0,4%), mentre non sono disponibili i dati di Grecia e Irlanda. Nello stesso periodo, negli Stati Uniti il Pil e' rimasto stabile dopo essere cresciuto dello 0,7% nell'ultimo trimestre 2013, ma rispetto al primo trimestre dell'anno scorso il progresso e' pari al 2,3%.