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Economia
Pmi, il termometro registra un calo di salute. Salvo solo l'edile col Bonus110

Torna l’indice annuale sullo stato delle Pmi, realizzato dall’Ufficio Studi del Gruppo NSA in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università di Bologna.

Presentato a Milano da Gaetano Stio, Presidente del Gruppo NSA, e dal Prof. Massimiliano Marzo dell’Università di Bologna, l’nsaPMIndex’21 sintetizza una complessa elaborazione concentrando la comunicazione su pochi elementi come dipendenti, crescita, liquidità, investimenti, ecc. servendosi di precisi indicatori, raggiungendo così l’obiettivo di far conoscere, con sintetica chiarezza, lo stato di un settore dell’economia italiana che rappresenta il 50% del PIL e oltre l’80% dell’occupazione.

Rispetto allo scorso anno, l’indice, calcolato su dati di bilancio delle imprese relativi al 2020, mostra un calo passando da un livello pari a 105,68 (su bilanci 2019) ad un livello pari a 102,99.  
L’andamento della congiuntura relativo all’anno 2020, caratterizzato dalla pandemia, si riverbera nell’andamento dell’nsaPMIndex ’21 che mostra una contrazione essenzialmente a causa di una grossa riduzione dei margini delle imprese industriali, con l’unica eccezione del settore edile, trainato dagli effetti positivi del bonus 110.
I dati mostrano, infatti, che servizi, trasporti e commercio sono i settori più penalizzati, mentre l’edilizia registra un’importante ripresa.  L’industria manifatturiera è in sostanziale tenuta, con un indice settoriale in leggera contrazione.  

“L’indice è costruito considerando otto indicatori di bilancio. Il calo riflette essenzialmente il peggioramento della liquidità che è intervenuto in occasione dei lockdown.  Ancora una volta si evidenzia come la variabile liquidità, rappresenta uno dei driver fondamentali nell’andamento aziendale” ha dichiarato Gaetano Stio.

Secondo Massimiliano Marzo, rimangono aperti molti temi per cercare di permettere al settore industriale la possibilità di catturare il trend positivo che si delinea in questi giorni: innanzitutto il nodo della fiscalità, molto sentito anche dalle imprese individuali e dalle partite IVA, il ruolo dello Stato nei prossimi anni e la regolamentazione bancaria.  

“Sul tema della fiscalità – commenta di Marzo - una delle distorsioni molto forti è indotta dalla modalità in cui il sistema fiscale è costruito: il sistema degli anticipi e il minimo ricorso alla tassazione indiretta, obbliga le imprese ad una gestione della loro liquidità impropria e non adeguata alla crescita aziendale. Da questo punto di vista è urgente e non più rinviabile una riforma fiscale che almeno permetta alle imprese di non indebitarsi per pagare le tasse”.  
“In merito al tema della regolamentazione bancaria – prosegue il Prof. Marzo -  la fase successiva alla crisi 2008/2009 ha visto un eccesso di regulation che ha fortemente limitato anche il canale di trasmissione della moneta e, in ultima analisi, ha anche generato questa crescita monetaria in eccesso.  Il ripensamento di questi aspetti, anche al fine di evitare che il fintech possa spiazzare completamente il modello di business delle banche, è una delle sfide per i prossimi anni”. 

Sempre nel corso dell’evento è stata mostrata l’analisi indipendente effettuata da PwC sull’operato del Gruppo Nsa.
L’analisi dimostra, ancora una volta, la solidità e l’affidabilità del Gruppo che, con 49.903 operazioni gestite per 34.619 PMI, grazie alla sinergia tra la digitalizzazione e le oltre 300 risorse del Gruppo, ha erogato 8 mld di finanziamenti alle PMI dal 2007 ad oggi. 
Inoltre, nonostante il periodo di pandemia, Nsa ha ridotto ulteriormente le proprie tempistiche di gestione delle pratiche, digitalizzando tutti i suoi processi e raggiungendo, per alcuni suoi servizi come 5Dayes, tempi di delibera di 10 giorni lavorativi.

“Lo studio di PwC conferma anche la qualità del portafoglio clienti di Nsa con una percentuale di default altamente al di sotto della situazione di mercato attuale. Questo garantisce ad Nsa la piena fiducia da parte delle banche per cui il rischio di credito e i rischi operativi si confermano bassissimi. Requisiti che consentono ai clienti di NSA di ottenere le migliori condizioni del mercato e vantaggi in termini di finanziamento; parliamo quindi di tassi sotto la media, durata più lunghe, finanziamenti di alto importo medio e tempi di risposta nettamente inferiori agli standard nazionali” ha concluso Stio.
 

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