Sulla pelle dei greci nasce il Quarto Reich del duo Merkel-Schaeuble Di Alberto Maggi
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"E' una decisione interamente nelle mani della Grecia se il Paese resterà nell'euro oppure no". Chi lo ha detto? Tanto per cambiare il falco della Merkel, il falco per eccellenza: Wolfgang Schaeuble. Il ministro delle Finanze tedesco, espressione dei duri e puri dell'austerità modello Bundesbank, sembra che stia facendo di tutto per alzare i toni dello scontro con Atene e con il premier Tsipras. La Germania vuole cacciare la Grecia dall'euro? Pare proprio di sì, ma lo dica chiaramente. Senza se e senza ma. Dopo aver scaricato i debiti dalle banche tedesche sulle spalle di quelle di tutta l'Europa, Italia compresa, ora Berlino non concede nemmeno una virgola ad Atene e non capisce (ma in realtà lo capisce perfettamente) che così facendo non fa altro che far aumentare le spinte anti-Europa e il consenso dei movimenti di destra e di sinistra che contestano l'Unione e la moneta unica. Grazie alla Germania Podemos vincerà in Spagna e magari la Le Pen in Francia e Salvini in Italia. A quel punto la Merkel e Schaeuble potranno tenersi il loro caro euro, sempre più simile al vecchio marco, e sempre più espressione del Quarto Reich. Una sorta di invasione dell'Europa non con i panzer ma con i vincoli, i trattati e le regole assurde di quest'Unione che piace sempre meno. Un'Unione dove il voto dei cittadini, greci prima di tutto, viene cancellato e stracciato prima dal signor Draghi e poi dai falchi di Berlino e di Bruxelles. Questa è l'Europa? Tenetevela, dirà presto la Grecia. E a seguirla magari sarà l'Ungheria filo-Putin, la Spagna e un domani la Francia e l'Italia. Complimenti al falco Schaeuble e alla ragazza venuta dall'Est, la Merkel, che della Ddr ha dimenticato la solidarietà sociale ma ben ricorda l'autoritarismo e il dirigismo.