
Rassicurazioni dai vertici e fiducia delle agenzie di rating. Fitch ha confermato la valutazione del rischio di UniCredit ad A-. L’ outlook “negative” resta invariato. Lo scandalo Mps non preoccupa l'ad Federico Ghizzoni: "Ci sentiamo tranquilli sulla posizione di Unicredit. Noi non vediamo rischi nel nostro portafoglio e nel nostro bilancio. E' importante vedere se i derivati sono chiusi o meno - ha spiegato Ghizzoni al termine della riunione del Cda della banca - Noi abbiamo uno scoperto non chiuso di 600 milioni nozionali su 900 miliardi di attivo, è quasi zero. Sono derivati fatti per attività commerciali, il rischio è estremamente limitato". L'ad di Unicredit ha ricordato anche che la banca, a partire dal 2011, ha portato avanti "una serie di interventi di verifica su tutti i processi operativi del gruppo".
Ghizzoni ha anche affermato che Unicredit si aspetta di raccogliere "intorno ai 900 milioni di euro, milione piu' milione meno", dalla vendita di una quota fino al 9,1 per cento della controllata polacca Bank Pekao. In ogni caso la Polonia per Unicredit "rimane strategica", ha ribadito Ghizzoni. "In Pekao non scendiamo sotto il 50,1 per cento, liberiamo capitale che intendiamo investire nel centro-est Europa, nella crescita. E' una decisione strategica, ma manteniamo la maggioranza e quindi non ci saranno cambi in termini di governance". In ogni caso la Polonia per Unicredit "rimane strategica", ha ribadito Ghizzoni. "In Pekao non scendiamo sotto il 50,1 per cento, liberiamo capitale che intendiamo investire nel centro-est Europa, nella crescita. E' una decisione strategica, ma manteniamo la maggioranza e quindi non ci saranno cambi in termini di governance".