Sacconi (Ncd): nessun prelievo sulle pensioni. Sull'articolo 18...
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Non se ne farà nulla". Maurizio Sacconi, presidente della Commissione lavoro del Senato e capogruppo del Nuovo Centrodestra a Palazzo Madama, intervistato da Affaritaliani.it, chiude la discussione sull'ipotesi di un intervento sulle pensioni avanzata dal ministro Poletti. E sull'articolo 18 fate marcia indietro? "No. Nella riforma dello statuto dei lavoratori è primario contenuto il contratto a tempo indeterminato". E ancora: "Chiediamo che la Legge di Stabilità sia coraggiosa dal punto di vista della riduzione delle spese e delle tasse".
Il Nuovo Centrodestra cosa pensa dell'ipotesi di un intervento sulle pensioni alte ventilata dal ministro Poletti?
"Siamo contrari a quanto ha detto il ministro Poletti che è parso pensare anche a quelle medie e medio-basse. Un prelievo c'è già ed è già discutibile".
Quello del governo Letta...
"Esatto".
Nemmeno un nuovo intervento sulle pensioni d'oro?
"C'è già, ho detto".
Anche il Pd è diviso. Come andrà a finire?
"Non se ne farà nulla".
Sull'articolo 18, dopo la risposta di Renzi ad Alfano, fate marcia indietro?
"No. Riproponiamo un criterio di delega che riformi lo statuto dei lavoratori".
E per quanto riguarda l'articolo 18?
"E' implicito nella riforma dello statuto dei lavoratori del quale è primario contenuto il contratto a tempo indeterminato".
Quindi la libertà di licenziare...
"No, la libertà di assumere".
Quindi?
"Proponiamo la trasformazione dello statuto dei lavoratori in un nuovo testo unico semplificato e al suo interno la riforma del contratto a tempo indeterminato, anche per quanto riguarda la disciplina del recesso. La reintegrazione deve, per esempio, rimanere solo per i licenziamenti discriminatori".
Quest'anno l'Italia rischia di sforare il tetto del 3%?
"Non credo, in ogni caso non è questo il problema del nostro Paese che ha ancora un avanzo primario al netto degli interessi. I problemi dell'Italia sono il debito e la non crescita".
Smentisce anche lei la manovra correttiva?
"Non mi risulta e non la riterrei giusta".
Di quanto potrebbe essere la Legge di Stabilità del prossimo anno?
"Ci dirà il governo qual è il cosiddetto quadro esigenziale, cioè la somma delle esigenze incomprimibili di spesa e quanto può essere l'azione di riduzione della pressione fiscale alla luce della riduzione delle spese. Noi chiediamo una manovra coraggiosa dal punto di vista della riduzione delle spese e delle tasse".
Finora la spending review non ha prodotto grandi risultati, o sbaglio?
"Bisogna farla. Questo governo ha cominciato da poco, quindi è adesso che si vede con la Legge di Stabilità, che è il primo appuntamento con cui questo governo deve dimostrare di ridurre spese e tasse".
Che cosa risponde a chi dice che presto in Italia arriverà la troica?
"E' impossibile finché c'è stabilità politica".
Ed è questo uno dei motivi per cui il Ncd ha fatto una scelta diversa rispetto a Forza Italia...
"Esatto. Siamo nati proprio per evitare il commissariamento dell'Italia e una pericolosa deriva democratica".