Il 2015? Un anno decisivo per l'euro. Il suo futuro dipende da Grecia e Bric

Un pensiero, infine, anche alle prospettive dei mercati emergenti e all'impatto che essi potranno avere per paesi come l'Italia: "La forte svalutazione delle valute emergenti, vuoi per fattori contingenti come nel caso della Russia, vuoi per il crollo delle materie prime, insieme al rallentamento macroeconomico cinese e ai problemi del Brasile rischiano di far venire meno una componente della domanda mondiale che si è rivelata essenziale nelle fasi di crisi più acuta dell'economia dell'Eurozona".
E questo, in ultima analisi, rischia di rendere ancora più "letale" la cura portata finora avanti dalle autorità europee basata sul teorema che al calo della domanda interna conseguente alla repressione fiscale potesse contrapporsi una crescita dell'export. Crescita che, specie per un Paese come l'Italia che ha produzioni a media specializzazione che in questi anni hanno trovato sbocchi sempre più ampi proprio sui mercati emergenti e non solo nei mercati svilupati, ha evidentemente bisogno di uno scenario di espansione della domanda anche dei paesi emergenti, se si vuole sperare che davvero basti a bilanciare le spinte recessive del mercato domestico.
Luca Spoldi