Un dipendente su due guadagna sette volte meno del datore di lavoro
La maggior parte dei lavoratori dipendenti, quelli impiegati all'interno delle società di capitali, guadagna sette volte meno di quanto incassa il suo datore di lavoro. E' il dato che emerge dalle statistiche pubblicate dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'Economia su studi di settore, dichiarazione dei redditi delle persone fisiche e dichiarazioni Iva.
"Il reddito medio più elevato, analogamente allo scorso anno, si è registrato nel settore delle attività professionali (43.400 euro) seguito dal settore delle attività manifatturiere (27.200 euro) e dal settore dei servizi (24.100 euro), mentre il reddito medio più basso si è rilevato nel commercio (17.200 euro)". Dai dati emergono alcune spigolature caratteristiche: sarti, calzolai, corniciai, ma anche estetiste, cartolai e profumieri, ad esempio, sono alcune delle categorie che hanno dichiarato nel 2012 meno di 10.000 euro. Sotto la soglia dell'incapienza (8.000 euro) figurano anche commercianti di scarpe e abbigliamento e giocattolai. Ancora, taxi, bar, pasticcerie e gioiellerie, così come oreficerie, parrucchieri, agenzie immobiliari e alberghi denunciano redditi mini: le dichiarazioni non arrivano a 20.000 euro l'anno. Di tutt'altro livello invece le "attività degli studi notarili", il cui reddito medio è stato di 233.000 euro. Per le farmacie si è arrivati invece a 90.000 euro.