Swisscom, s'infittisce il giallo della morte di Schloter. Il Ceo aveva un'amante

A quasi 48 ore dal ritrovamento del corpo, non si sbroglia il bandolo della matassa nel ricostruire i motivi che hanno portato l'amministratore delegato di Swisscom e presidente di Fastweb Carsten Schloter al suicidio. Se in un primo momento le ricostruzioni ufficiali hanno parlato di depressione e di sofferenza per la separazione con la moglie, fonti all'interno del colosso elevetico delle Tlc sottolineano come il suo matrimonio fosse finito da molto tempo e che il 49enne manager avesse abbandonato la famiglia per una giovane e bella esponente dello staff della comunicazione di Swisscom. Una condizione lontana dunque dalla sofferenza per la fine del rapporto con la consorte, con le fonti che raccontano anche come alle ultime Olimpiadi di SwiSscom, svoltesi a fine giugno, il Ceo avesse gareggiato con una forma fisica invidiabile. "Pensiamo ad un suicidio e stiamo indagando al riguardo", ha fatto sapere ieri la polizia elevetica alla notizia del ritrovamento del corpo. "Non intendiamo, per rispetto alla famiglia, aggiungere altro", hanno spiegato poi gli inquirenti.
Cresciuto professionalmente alla Mercedes Benz, il manager, nato il 7 dicembre del '63 ad Erlenbach am Main, in Germania, era approdato a Swisscom nel 2000 prendendo la guida della divisione della telefonia mobile. Dal 2006 diventerà amministratore delegato dell'intero gruppo. Che svilupperà, anno dopo anno, sempre con il pallino di diventare un grande competitore internazionale. Il che gli costerà qualche inciampo e non poche critiche, ad esempio per l'acquisizione, nel 2007, dell'italiana Fastweb, pagata 4,6 miliardi di euro. Secondo alcuni un prezzo troppo elevato.
Anche se, proprio lo scorso anno, Swisscom aveva registrato un'importante impennata degli utili, non da ultimo per i risultati di Fastweb, di cui Schloter aveva la presidenza. Del manager scomparso non si sapeva soffrisse di depressione né, tantomeno, avesse particolari angustie professionali. Dal 2010, d'altronde, da quando l'Antitrust elvetico ha proibito la fusione tra Orange e Sunrise, due concorrenti di Swisscom, quest'ultima si trova praticamente ad operare senza avversari di peso. Il che ha consentito, tra l'altro, a Carsten Schloter, di sviluppare Swisscom Tv, acquisendo la leadership nel mercato domestico della televisione numerica. Insomma, una carriera in ascesa, con un più che sontuoso stipendio di un milione e 200 mila euro, che non sono pochi per un manager pubblico, neanche nella ricca Confederazione. Ora il giallo della morte.