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Tasse & Pensioni

Nuova puntata su Affaritaliani.it della rubrica "Tasse&Pensioni", uno spazio a cura dello studio fiscale tributario e del lavoro Massimiliano Casto che risponderà a tutti i vostri quesiti in materia di fisco e previdenza. Per orientarsi nel difficile mondo della burocrazia e delle leggi scrivete a:
tassepensioni@affaritaliani.it

QUESITO


Dovrei assumere una colf ma la signora a cui mi sono rivolto non vuole essere regolarizzata per motivi personali. Non so cosa fare perché vorrei fare tutto in regola ma questa lavoratrice, che ho già messo alla prova, non ne vuole sapere. A cosa vado incontro se non regolarizzo la dipendente?

                                                                                  Salvatore Iassone – Padova

RISPOSTA

Il datore di lavoro ha l’obbligo di comunicare all'Inps l’assunzione e anche l’eventuale trasformazione o cessazione del rapporto di lavoro. Se il datore di lavoro omette o ritarda la comunicazione obbligatoria all'Inps, deve pagare una sanzione amministrativa alla Direzione Provinciale del Lavoro che va da 200 a 500 euro per ogni lavoratore di cui non si è comunicata l’assunzione. Questa sanzione amministrativa può essere cumulata con la sanzione prevista per la mancata iscrizione all’Inps e/o alla sanzione civile prevista per l’omesso pagamento dei contributi.
Infatti se il datore di lavoro non invia la comunicazione obbligatoria di assunzione all'Inps, il lavoratore non viene iscritto all’Inps, che ne gestisce la posizione assicurativa.
In caso di mancata iscrizione del lavoratore domestico all’INPS, la Direzione Provinciale del Lavoro può applicare al datore di lavoro una sanzione che va da 1.500 euro a 12.000 euro per ciascun lavoratore “in nero”, maggiorata di 150 euro per ciascuna giornata di lavoro effettivo, cumulabile con le altre sanzioni amministrative e civili previste contro il lavoro nero.

                                                                         Massimiliano Casto – Noto (SR)

QUESITO

Mio padre ha una badante italiana. Si occupa sia del pranzo che dei vario servizi domestici. Questa operaia è regolarmente dichiarata all’Inps e gli abbiamo sempre pagato i contributi. Purtroppo gli ultimi due trimestri del 2013 ce ne siamo completamente dimenticato. Volevo sapere cosa accadrà adesso. Grazie.

                                                                                Domenico Diliberto – Milano

RISPOSTA

Il versamento tardivo dei contributi comporta per legge l'applicazione al datore di lavoro di sanzioni pecuniarie da parte dell'Inps, al tasso vigente alla data di pagamento o di calcolo (attualmente pari al 6,50% in base annua) e per un massimo del 40% sull’importo dovuto nel trimestre o sulla cifra residua da pagare. Questo tasso di interesse si applica a condizione che il datore di lavoro effettui spontaneamente il versamento entro i 12 mesi dal termine stabilito per il pagamento dei contributi, prima di contestazioni o richieste da parte di Inps, Inail e Ispettorato del lavoro. Se questo termine non viene rispettato si ricade nel caso dell’evasione contributiva, sanzionata con un’aliquota del 30% in base annua sull’importo evaso nel trimestre.

                                                                        Massimiliano Casto – Noto (SR)

QUESITO

Buongiorno. Sono proprietario di un garage (di categoria catastale C6) e volevo darlo in locazione dal prossimo mese di maggio ad un canone mensile di 300 euro mensili. Visto che si tratta di un garage e non di una casa va registrato necessariamente?

                                                                              Alessandro Cravetto – Bari

RISPOSTA

Tutti i contratti di locazione e affitto di beni immobili (compresi quelli relativi a fondi rustici e quelli stipulati dai soggetti passivi Iva) devono essere obbligatoriamente registrati dall’affittuario (conduttore) o dal proprietario (locatore) qualunque sia l’ammontare del canone pattuito. L’unico caso in cui non c’è l’obbligo di registrazione è relativo ai contratti che non superano i 30 giorni complessivi nell’anno.

                                                                            Massimiliano Casto – Noto (SR)

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tasse





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