
Botta e risposta al Senato sul Dl Rifiuti. Dopo che la Commissione Ambiente aveva approvato l'emendamento del relatore D'Alì che prevede di introdurre la nuova tassa sui rifiuti a luglio 2013, la Commissione Bilancio ha fatto dietrofront: mancano le coperture.
Alla fine, però, si è arrivati a un compromesso che ha incassato il nulla osta della commissione Bilancio: il tributo viene istituito subito ma verrà fatto slittare a luglio il pagamento della rata.
Lo stesso relatore D'Alì aveva riferito che, al termine dell'esame del provvedimento che approda nella giornata di oggi in Aula, la decisione era stata presa all'unanimità. Secondo quanto riferito dal senatore del Pdl il sottosegretario all'Ambiente, Tullio Fanelli, "si è rimesso alla commissione, riservandosi di esprimere un parere in Aula dopo aver ascoltato quello della commissione Bilancio". E in questa sede il parere sarebbe stato negativo. La commissione aveva espresso parere contrario sulla base dell'articolo 81 della Costituzione (quello sull'equilibrio di bilancio e sulla necessità di trovare copertura a eventuali minori entrate) all'emendamento d'Alì approvato in precedenza. Il gettito atteso nel 2013, previsto in 1 miliardo, sarebbe dimezzato con uno slittamento di sei mesi dell'entrata in vigore della misura. Il sottosegretario all'Economia, Vieri Ceriani, intervenuto alla seduta, ha espresso parere contrario sulla misura.
Nell'annunciare il passaggio in commissione Ambiente, D'Alì aveva sottolineato: "Per noi la Tares, come è stata impostata, costituisce una ulteriore imposta sulla casa a cui siamo assolutamente contrari. Riteniamo che sia opportuno che della vicenda si occupi il prossimo governo". D'Alì ha ribadito che, nel caso la prossima maggioranza sia di centrodestra, l'obiettivo è uno stop della misura.