Def, ecco a chi andrà il bonus da 1,6 miliardi di Matteo Renzi
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Il timing dell'operazione è fissato. Palazzo Chigi punta all'approvazione del Def entro la fine del mese da parte del Parlamento, entrambi i rami. Dopodiché il governo sarà libero di varare un decreto legge per stabilire a chi andrà il miliardo e seicento milioni di euro del tesoretto per il 2015. In sostanza il provvedimento del presidente del Consiglio - guarda caso - arriverà proprio circa venti giorni prima dell'apertura delle urne per le elezioni regionali del 31 maggio. Ovviamente i renziani spiegano che si tratta di pure casualità, ma i maligni - non solo dell'opposizione - parlano del bis degli 80 euro, ovvero del bonus che l'anno scorso fece trionfare il Pd alle Europee. Insomma, Renzi avrebbe studiato il dossier molto attentamente in modo tale da giocarsi la 'mancia elettorale' visti anche i sondaggi non proprio entusiasmanti (e non solo in Veneto). Ma dove finirà il tesoretto? Pare che sia in atto un braccio di ferro tra la presidenza del Consiglio e il ministero dell'Economia. Pier Carlo Padoan vorrebbe utilizzare questi fondi per alleviare la sforbiciata agli Enti Locali, soprattutto i Comuni, e per finanziare investimenti pubblici in opere infrastrutturali. Ma il capo del governo non è d'accordo. Da Via XX Settembre fanno notare che un intervento a favore di una fascia di popolazione sarebbe una tantum e non potrebbe entrare a regime per la mancanza di copertura per i prossimi anni. Fonti del Pd, però, spiegano ad Affaritaliani.it che Renzi si sarebbe impuntato e vorrebbe a tutti i costi utilizzare questi soldi extra come intervento straordinario a favore degli incapienti, ovvero coloro che guadagnano talmente poco da non pagare un euro di tasse. L'ipotesi sul tavolo del premier sarebbe quella di prevedere una una tantum per qualche mese a sostegno di tutti i cittadini che si trovano sotto la cosiddetta fascia 'no tax area', siano essi lavoratori dipendenti, partite Iva, pensionati, esodati, cassa integrati o altro. E' evidente, però, che vista l'esiguità dei fondi e la platea abbastanza ampia il contributo straordinario non potrà essere particolarmente rilevante. Ma comunque sempre un buono spot elettorale...