Economia

Usa, l’accusa clamorosa: “Stellantis avrebbe ingannato gli azionisti sui bilanci”. Tavares in tribunale

di Redazione Economia

Gli investitori accusano Stellantis di aver occultato diversi segnali di debolezza, come l’aumento delle scorte o il margine operativo, prima di pubblicare i risultati semestrali del 25 luglio

Stellantis sotto accusa: class action negli Usa dopo i risultati deludenti. Il Ceo Carlos Tavares in tribunale

Un'altra rogna per Stellantis. Dopo i deludenti risultati semestrali, seguiti a ruota dai tagli al personale negli Stati Uniti e le incessanti frizioni con il Governo, John Elkann e Carlos Tavares si trovano ora affrontare una nuova, e gravosa, crisi. Questa volta il colpo arriva proprio dall'interno, con il manager portoghese chiamato a dover rispondere al tribunale davanti agli azionisti americani del Gruppo. 

Nel dettaglio, come riportato da Milano Finanza, Stellantis è stata citata in giudizio con una class action intentata da alcuni azionisti che accusano il gigante dell'auto euro-americano di frode. Gli investitori sostengono che Stellantis abbia nascosto informazioni cruciali, come l'aumento eccessivo delle scorte e altri segnali di debolezza finanziaria, prima di pubblicare i deludenti risultati semestrali lo scorso 25 luglio. Questa mancanza di trasparenza avrebbe contribuito al drammatico crollo del prezzo delle azioni, amplificando così la portata del danno subito dagli azionisti.

Il reclamo è stato presentato giovedì 15 agosto presso il tribunale federale di Manhattan e accusa Stellantis di aver gonfiato artificialmente il prezzo delle proprie azioni per gran parte del 2024. Gli investitori sostengono che la casa automobilistica guidata da Tavares abbia fatto valutazioni "estremamente positive" su aspetti cruciali come le scorte, il potere di determinazione dei prezzi, i nuovi prodotti e il margine operativo. Affermazioni che sono poi state inevitabilmente smentite dai fatti: quando Stellantis ha comunicato i risultati del primo semestre, l’utile operativo rettificato è risultato diminuito del 40%, scendendo a 8,46 miliardi di euro rispetto agli 8,85 miliardi previsti dagli analisti.

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"Questa causa è priva di fondamento e l'azienda intende difendersi con determinazione", ha prontamente risposto il gruppo in una nota ufficiale inviata via email a Reuters. Tuttavia, la società ha anche riconosciuto che il margine dell’utile operativo rettificato è sceso al di sotto dell’obiettivo a doppia cifra per l’intero anno. Di conseguenza, nonostante la conferma delle stime per il 2024, le azioni di Stellantis, quotate al NYSE, hanno subito una caduta del 9,9%, scendendo a 17,66 dollari nei due giorni di negoziazione successivi all’annuncio.