Insider trading/ La corte di Manhattan giudica Sac Capital Advisors colpevole di frode, in arrivo multa miliardaria

Sac Capital Advisors Lp, il fondo hedge da 14 miliardi di dollari fondato da Steven Cohen, è stato incriminato ieri pomeriggio dalla corte federale di Manhattan per aver perpetrato "un regime di insider trading senza precedenti" attraverso il quale il fondo avrebbe realizzato illecitamente 276 milioni di dollari di profitti sfruttando a informazioni riservate relative a un farmaco per la cura dell'Alzheimer. Il comportamento illecito era emerso al termine di sei anni di indagini federali sugli illeciti penali compiuti a Wall Street. Si tratta della condanna più importante che colpisce la finanza americana da quando nell'ottobre del 2011 venne condannato a 2 anni di prigione l'ex dirigente di Goldman Sachs, Rajat Gupta.
In particolare il fondo ,che ora rischia di pagare una maxi multa fino a 10 miliardi di dollari, è stato giudicato colpevole di aver realizzato una frode di rilevanza penale sul mercato dei titoli per aver consentito a numerosi suoi dipendenti di incoraggiare un attività di insider trading "considerevole e pervasiva". La cosa non finirà qui, comunque: in parallelo alla causa contro la società prosegue infatti la causa civile nei confronti dello stesso Cohen (nata dalla richiesta di inibirlo a vita da ogni attività finanziaria) e contro Richard Lee, responsabile della gestione del portafoglio del fondo.
I due gestori hanno evitato di subire un processo penale (ossia di essere accusati di frode), che pure era stato ipotizzato solo un mese or sono, perché le autorità federali dopo aver "torchiato" altri coimputati come Mathew Martoma, ex gestore di portafoglio di una affiliata di Sac accusato di insider trading, ed altri dipendenti della stessa Sac, avevano dovuto ammettere che non vi erano prove sufficienti per dimostrare che Cohen o Lee abbiano effettivamente fatto uso di informazioni riservate per effettuare direttamente investimenti. Tuttavia i due manager sono accusati dei non aver impedito una condotta scorretta da parte di altri dipendenti, ovvero di non aver preso "i passi necessari per indagare e prevenire tali violazioni" e nonostante la presenza di segnali che potevano suggerire "potenziali condotte illegali da parte dei dipendenti sotto la sua supervisione", aver "permesso ai propri trader di eseguire le operazioni". Se anche eviterà più pesanti condanne Cohen, che negli anni scorsi aveva più volte ribadito che i risultati sopra la media ottenuti da Sec Capital Advisors erano dovuti all'eccellente "macchina di raccolta delle informazioni" e di impiegare strategie di trading basate sulle ricerche effettuate dai propri analisti, è ormai considerato da Wall Street un morto che cammina.