Carlo Giovanardi ad Affaritaliani.it: "Il festival reggae? Il Pd trovi un'altra causa da difendere. Al Rototom si spaccia in quantità industriali"
"Consiglierei ai miei colleghi del Pd che hanno espresso la loro solidarietà agli organizzatori del Rototom (il festival reggae di Osoppo, in Friuli, tra i più famosi in Europa), di scegliersi un'altra causa da difendere. Al festival da anni si spaccia droga in grande quantità. Sia chiaro, la musica non può essere uno strumento per diffondere lo spaccio"
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Ogni anno a Osoppo arrivano infatti oltre 150mila ragazzi da tutta Europa, ma gli organizzatori hanno annunciato di voler dire addio alla manifestazione (che potrebbe essere trasferita fuori dall'Italia) per protestare contro "gli avvisi di garanzia piovuti per ragioni diverse sull’amministrazione comunale del piccolo paese friulano, per un’ipotesi di abuso d’ufficio, ma soprattutto sul vertice dell’associazione, il presidente Filippo Giunta, rispetto a cui l’indagine è stata aperta per violazione della legge Fini-Giovanardi. Viene contestato l'art.79: per tale dispositivo 'chi adibisce o consente che sia adibito un locale pubblico o un circolo privato di qualsiasi specie a luogo di convegno di persone che ivi si danno all'uso di sostanze stupefacenti o psicotrope è punito, per questo solo fatto, con la reclusione da tre a dieci anni e con la multa da euro 3.000 ad euro 10.000'. Il Sunsplash, in sostanza agevolerebbe l'uso di marijuana. Tanti i politici (tra questi, Ignazio Marino e Debora Serracchiani), e personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo (come Beppe Grillo e Moni Ovadia) che hanno espresso solidarietà agli organizzatori)
"Non è accettabile che al Rototom da anni si spacci droga. Davvero tanta, a giudicare dalle quantità di sostanze stupefacenti sequestrate. Va precisato che i magistrati fanno riferimento a una norma che esiste dal '90 e che è stata confermata dalla Fini-Giovanardi. Davanti a questa grave situazione, ritengo doveroso il comportamento delle forze dell'ordine e della magistratura. Nell'ultima edizione del festival (estate 2009, ndr), le stesse forze dell'ordine hanno intensificato i controlli, e i risultati si sono visti. Gli organizzatori hanno detto di volersene andare proprio per questo motivo, non accettano i maggiori controlli. Che se ne vadano, a questo punto, voglio vedere se in Europa troveranno un Paese disposto a consentire che si spacci all'interno di una manifestazione musicale... Sia chiaro, la musica non può essere uno strumento per diffondere lo spaccio".



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