Gino Bramieri: è in vendita la casa museo del re della risata
La casa-museo del grande Gino Bramieri (un appartamento su due piani in Zona Washington a Milano) sarà venduta. "Ora sono pronta. Fino a 6 mesi, un anno fa, questo pensiero mi creava un dolore enorme. Sarà un processo difficile, ogni foglio di quella casa andrà controllato. Niente verrà buttato via, tutto verrà catalogato e custodito come è giusto che sia", ha spiegato a LaPresse Lucia Merisio Bramieri, nuora del celebre attore comico, scomparso a 67 anni il 18 giugno 1996 per un tumore al pancreas.
Lucia è l'ultima erede della famiglia Bramieri. Lancia un appello: "Voglio dire a gran voce, a Milano in particolare, che si continui a ricordare Gino. Visto che nel 2016 sarà il 20ennale della morte, lancio questo appello, prima che l'anno prossimo possa diventare una polemica. Come nuora e ultima erede della famiglia, mi impegnerò che si faccia qualche cosa. Purtroppo gli anni passeranno anche per me, e mi piacerebbe che i grandi personaggi che hanno reso lustro le città non venissero dimenticati. Oggi, chi dura 50 anni sul palcoscenico come ha fatto Gino?".
"Questa è la casa dove Gino ha vissuto con mia suocera e mio marito fin da quando è stata costruita nel 1960. Poi è mancato Gino, poi mia suocera… io ci ho vissuto con mio marito, l'abbiamo ristrutturata e abbiamo continuato a vivere come avrebbe voluto Gino, facendone una casa-museo con i suoi mobili, i suoi ricordi, i suoi copioni, il suo studio, i suoi premi compreso l'ultimo Telegatto", ha sottolineato nell'intervista a LaPresse.
La scomparsa di Cesare cambiò tutto. "Quando è morto anche mio marito nel 2008, questa casa io non l'ho più vissuta con quell'energia vivo ancora qui, amo questa casa e mi vengono le lacrime ancora adesso a parlarne. Ma è troppo piena di ricordi e cominciano a diventare troppo pesanti. Quella è la casa di Gino, io voglio costruire la casa di Lucia. Ci sarà una stanza dedicata a Gino e a mio marito, sarò legata a loro per tutta la vita. Ma sedermi tutti i giorni su quella poltrona, passare davanti a quel letto… io sono rimasta sola, non ho figli, non ho nessuno, ho bisogno di cambiamento. Non cancellare, ma cambiare. Un cambiamento che non posso fare finché resto lì".