
Due uomini, sospettati dell'omicidio di un giovane pakistano, sono stati arrestati dalla polizia greca ad Atene. Il fatto è avvenuto nel centralissimo quartiere di Petralona, vicino all'Acropoli. I due sono stati arrestati grazie alla testimonianza di un tassista che ha annotato il numero di targa della moto su cui viaggiavano. Sembra che il pakistano, in sella ad una bicicletta, avesse tagliato la strada ai motociclisti. Ne è nata una discussione degenerata in violenza.
Pestaggi e omicidi di immigrati non sono affatto inusuali nel Paese mediterraneo. La Grecia infatti è la meta prediletta dei migranti che vogliono entrare in Europa. Provenienti dal Nordafrica, dall'Afghanistan e dall'Asia centrale, gli immigrati arrivano in Grecia passando a piedi il confine con la Turchia oppure nascosti all'interno di camion e automobili. Una volta in Grecia gli immigrati 'invadono' le città portuali, come Patrasso o Igumenizza, per cercare di arrivare in Italia e da lì in Francia, Germania e Finlandia.
Uno dei fattori che hanno portato ad un aumento delle violenze è sicuramente la crisi economica che ha gettato sul lastrico milioni di greci. Il malcontento diffuso ha trovato sfogo nel disprezzo e nella persecuzione, spesso fisica, degli immigrati. Ad incarnare questa ostilità è stato il partito di estrema destra Alba dorata, entrato per la prima volta nel parlamento greco nel mese di giugno con il 7% dei voti e 18 seggi. Sembra che il movimento xenofobo sia dietro il pestaggio di alcuni extracomunitari e a gesti populisti come la distribuzione di cibo ai più poveri.
Gli attacchi xenofobi si stanno diffondendo in maniera così preoccupante che il Consiglio d'Europa, Amnesty International e Human Rights Watch hanno chiesto che il governo intervenga con forza.
Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani