Boom di xenofobia nella Germania dell'est
A 25 anni dalla riunificazione, per il governo di Berlino, gli "sviluppi allarmanti" dell'umore xenofobo potrebbero "mettere in pericolo la pace sociale"
La crescente xenofobia nei Laender dell'ex Germania dell'Est preoccupa il governo federale tedesco. L'anno scorso il numero di atti di violenza compiuti da persone dell'estrema destra e degli attacchi xenofobi è aumentato in modo drammatico, si legge nella relazione annuale sullo stato dell'unità tedesca, di cui il quotidiano economico "Handelsblatt" fornisce alcune anticipazioni. A 25 anni dalla riunificazione, per il governo di Berlino, gli "sviluppi allarmanti" dell'umore xenofobo potrebbero "mettere in pericolo la pace sociale nell'Est della Germania". Il fenomeno delle proteste contro l'accoglienza dei rifugiati mette in evidenza, soprattutto, che il confine tra protesta civile e forme estremiste di agitazione sociale sta diventando sempre più labile. "Oltre agli innumerevoli attacchi contro i rifugiati e contro le strutture di accoglienza, i violenti disordini come ad esempio a Heidenau e Freital sono un chiaro esempio di come si stia consolidando un diffuso odio verso lo straniero". Non sono inoltre da escludere conseguenze negative per l'economia dell'Est tedesco: "La xenofobia, l'estremismo di destra e l'intolleranza rappresentano un grande pericolo per la società, ma anche per lo sviluppo economico di questi Laender", prosegue il rapporto, che continuano ad essere più arretrati rispetto a quelli dell'Ovest. "La Germania dell'Est può avere prospettive di sviluppo solo se si trasformerà in una regione cosmopolita, in cui tutte le persone che vi abitano si sentono a casa e inserite nella società." Il governo federale considera la lotta all'estremismo come un obiettivo "tanto urgente, quanto a lungo termine": "Si tratta di creare esempi di interventi di lungo termine e di prendere consapevolezza delle conseguenti sfide".