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Esteri
Coronavirus. L’industria dei viaggi USA sta uscendo dalla depressione

"La nostra economia nazionale è in recessione, ma l'industria dei viaggi è oltre e sta in una depressione, ma nonostante ciò si cominciano a vedere segnali di ripresa ' così il presidente e CEO della US Travel Association Roger Dow.

 "Le attività legate ai viaggi sono state colpite in modo sproporzionato dalla ricaduta della pandemia, che sfortunatamente ha colpito anche la nostra forza lavoro’.

I dati della US Travel Association evidenziano infatti che circa 8 milioni di lavoratori ( il 50% dell’intero settore) hanno perso il lavoro. 

Le previsioni per gli spostamenti di questo fine settimana, quello del Memorial Day, l’inizio tradizionale dell’estate, prevedono una perdita di due terzi di incassi rispetto all’anno scorso. 8 miliardi di dollari in meno rispetto ai 12 del 2019. Anche se non si riescono, per la prima volta dopo decenni, a fare previsioni accurate.

Roger Dow ha inoltre segnalato che ‘la stagione dei viaggi estivi sta per iniziare quest'anno con dei livelli di incertezza mai raggiunti rispetto alla storia recente. La pandemia da  Coronavirus ha portato milioni di persone ad annullare i programmi di viaggi e vacanze. Le compagnie aeree hanno perso miliardi di dollari di entrate, volando con aerei quasi vuoti e cancellando decine di migliaia di voli’.

In questo scenario il gruppo industriale 'Airlines for America' ha confermato che, in aprile, il numero di passeggeri giornalieri è sceso a minimi mai visti dagli anni ’50, era d’inizio dei voli commerciali/turistici. Le compagnie aeree hanno fermato più della metà delle loro flotte. Il numero di aerei in volo è scivolato da oltre 26.000 voli domestici al giorno, a metà marzo, a circa 5000 (quasi un quinto), a fine aprile. 

Il week end del Memorial Day dell’anno scorso aveva visto gli spostamenti di 43 milioni di americani, la cifra più alta da vent’anni.

Coronavirus. Incoraggianti segnali di ripresa dell'industria dei viaggi americani dopo due mesi disastrosi.

‘Con le linee guida sul distanziamento sociale -ha confermato Paula Twidale ,vice president senior di AAA Travet-questo week end farà segnare ancora livelli record in negativo’.

Ma qualche luce in fondo al tunnel comincia a vedersi. Da molteplici fonti sembra essere confermato che, dopo questo week end disastroso, gli americani stiano cominciando a pianificare e riservare viaggi futuri e soprattutto stiano ricominciando a volare all’interno del Paese. 

E il trend viene rilevato anche dall’Amministrazione per la Sicurezza dei Trasporti che ha registrato 318000 persone, solo nella giornata di giovedì, sottoposte a controllo sanitario negli aeroporti del Paese. 

Sono ancora numeri bassi rispetto agli oltre 2,5 milioni di viaggiatori dell’analoga giornata dell’anno passato, ma sono pure il triplo dello scorso 24 aprile (99000).

Nonostante un aprile da incubo e una metà del mese di maggio dove sono bruciati decine di milioni di dollari al giorno, l’impressione è che il fondo sia stato toccato e che ci siano timidi ma incoraggianti segnali di ripresa.

Un dato su tutti: al 15 maggio ci sono stati 7000 voli e il trend continua ad aumentare e a far sperare nonostante il virus continui a circolare  nel Paese portando il numero dele vittime molto vicino alla soglia delle 100000.

 

 

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