D-Day, Obama e Hollande celebrano il 70esimo con discorsi pacifisti
E' stato un discorso d'impronta pacifista quello con cui il presidente francese François Hollande ha aperto ufficialmente a Caen le celebrazioni per il settantesimo anniversario del D-Day: lo sbarco alleato in Normandia che il 6 giugno 1944, in piena II Guerra Mondiale, sanci' l'inizio della liberazione del Vecchio Continente dall'occupazione nazista. "Vorrei che oggi, in questa ricorrenza, la Nazione rendesse omaggio a tutti, civili e soldati", ha esordito il capo dell'Eliseo, che ha ricordato i militanti della Resistenza accanto ai militari in divisa, e i ventimila morti che la storica battaglia costo' al suo Paese. "Poiche' ha conosciuto la barbarie, la Francia fa di tutto per preservare la pace ovunque, in Africa e alle porte dell'Europa", ha rivendicato, con palese allusione tanto agli interventi in Mali e nella Repubblica Centrafricana quanto all'impegno per fermare il conflitto in Ucraina. "Aiutare chi soffre", ha sottolineato ancora Hollande, "e' un dovere". Alla cerimonia sono presenti, tra gli altri, Barack Obama, la regina Elisabeta II, Angela Merkel e, per l'Italia, il presidente Guiorgio Napolitano, come pure quello russo, Vladimir Putin, e l'omologo ucraino, Petro Poroshenko.