Elezioni in Slovacchia/ Fico sfiderà Kiska al secondo turno
Come da previsioni il premier socialdemocratico Robert Fico e l'imprenditore e filantropo Andrej Kiska si sfidano al ballottaggio per la presidenza della Slovacchia il 29 marzo.
I dati ufficiali diffusi il 16 marzo dalla Commissione elettorale centrale sullo scrutinio svoltosi il 15 marzo hanno confermato che Fico ha ottenuto il 28% dei voti e Kiska il 24%. L'affluenza alle urne è stata del 43,45%, la più bassa nella storia delle elezioni dirette in vigore dal 1999.
Secondo gli osservatori, Fico che nel primo turno ha ottenuto il 28% dei voti, non ha più molte riserve di consensi per il ballottaggio, mentre Kiska, arrivato secondo con il 24% dei voti, può raccogliere i voti degli elettori dei candidati che nel primo turno non hanno avuto successo. «Le chance nel ballottaggio sono a 50-50%», ha detto Grigorij Meseznikov, esperto in politologia.
«Ringrazio tutti gli elettori che mi hanno votato. Queste elezioni sono un referendum sul partito socialdemocratico Smer e sulla mia persona. Ho vinto il primo turno e prevedo che il ballottaggio sarà molto interessante», ha dichiarato Kiska, aggiungendo: «Invito gli slovacchi a venire alle urne. Vi prego, non rimanete a casa. Voglio essere un buon candidato anche per coloro i cui candidati sono stati bocciati nel primo turno».
«Mi candido perché voglio che il presidente sia un vero contropeso al governo», ha poi aggiunto Kiska accennando al pericolo del concentramento del potere nelle mani del solo partito Smer che dopo la vittoria nelle elezioni del 2012 ha formato un governo monocolore ed ha anche la maggioranza comoda in Parlamento (83 seggi dei 150 in tutto).
Kiska (51 anni) può già contare con l'appoggio dei due candidati arrivati nel primo turno al secondo e al terzo posto: dell'avvocato Radoslav Prochazka (21,2%), il più giovane candidato e dell'attore, artefice della Rivoluzione di velluto Milan Knazko (12,8%).