Hong Kong, esperti internazionali lasciano la supervisione della polizia
La mossa rappresenta un colpo diretto all’amministrazione guidata da Carrie Lam
Hong Kong: esperti internazionali lasciano supervisione polizia
Un gruppo di esperti internazionali dell’organo di supervisione della polizia di Hong Kong, nominati come advisor per indagare sulla gestione delle proteste da parte della polizia, ha annunciato che lascerà l’organo e chiede un’inchiesta “pienamente indipendente” sull’operato degli agenti durante le proteste. La decisione è stata presa dopo che il mese scorso era emerso un documento del gruppo che rivelava che l’organo non era attrezzato per portare avanti un’indagine di questo tipo. La mossa rappresenta un colpo diretto all’amministrazione guidata da Carrie Lam, che si è sempre opposta all’istituzione di una commissione di indagine indipendente sulla gestione delle proteste da parte delle forze dell'ordine, una delle cinque richieste dei manifestanti pro-democrazia.
Nella nota rilasciata oggi, citata dai media di Hong Kong, il gruppo di esperti internazionali ha lamentato la mancanza di progressi nell’ultimo mese e quindi “ha preso la decisione di farsi formalmente da parte dal suo ruolo”, definendo “evidente” il deficit cruciale di poteri e capacità di condurre indagini indipendenti da parte dell’organo di supervisione della polizia dell’ex colonia britannica, l’Indipendent Police Complaints Council. Nel gruppo, la cui creazione era stata annunciata a settembre scorso, erano presenti direttori ed ex direttori degli organi di supervisione della polizia di Canada, Australia, Nuova Zelanda e un esperto britannico di comportamento della folla: il panel era guidato da Dennis O’Connor, incaricato dal governo britannico di stendere un rapporto dopo i disordini di Londra del 2011. Gli screzi tra gli esperti internazionali e lo Ipcc era ormai evidente. Nei giorni scorsi, il capo dell’organo di supervisione della polizia di Hong Kong, Anthony Neoh, aveva criticato il panel di esperti affermando che “non capiscono la situazione di Hong Kong”.
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