John Kelly, nuovo sceriffo di Trump, caccia Scaramucci dalla Casa Bianca
La guerra alla Casa Bianca. John Kelly, il nuovo sceriffo di Trump, caccia il nuovo capo della comunicazione Scaramucci
Di Daniele Rosa
Donald Trump ha perso la pazienza e così nel giro di un nano secondo ha piazzato a capo dello staff della Casa Bianca non un manager o un politico qualunque ma un generale a quattro stelle John Kelly.
KELLY È IL NUOVO CAPO DI GABINETTO DELLA CASA BIANCA: UNO SCERIFFO A QUATTRO STELLE METTE ORDINE AL CAOS
Il nuovo Capo di Gabinetto (un ruolo delicato in quanto braccio destro del presidente) ha 67 anni ed è un militare a tutto tondo. È stato responsabile delle attività militari in America Latina e Caraibi (compreso in parte la gestione di Guantanamo) ed ora era Ministro della Sicurezza Nazionale.
Polso di ferro, molto ben visto da Trump, soprattutto per i risultati positivi ottenuti nella riduzione degli ingressi illegali.
Un curriculum di tutto rispetto per uno sceriffo duro con un compito unico e obbligatorio: fare ordine e tenere sotto controllo il cuore della Casa Bianca ele molte anime che stanno lacerando l'immagine del presidente più di quello che lui stesso stia ottenendo da solo.
LA GUERRA ALLA CASA BIANCA. TRUMP TIRATO PER LA GIACCA
Infatti la percezione della pubblica opinione americana sullo stato della presidenza è quella di un numero uno 'tirato per la giacca' quotidianamente dai diversi gruppi che si muovono vicino al presidente.
Il primo gruppo è quello capitanato dalla figlia Ivanka, il secondo facente riferimento a Steve Bannon, il terzo con l'anima repubblicana, il quarto con alla testa il cognato di Ivanka, Joshua Kushner ed infine il quinto, quello gestito da Anthony Scaramucci, lo spregiudicato finanziere ex portavoce di Trump.
Usa: sondaggio, per il 60% degli americani Casa Bianca nel caos ********************************************* Nell'estate politica piu' movimentata che la capitale abbia mai vissuto a recente memoria, il presidente americano Donald Trump twittava ieri serafico che "la Casa Bianca non e' nel caos". Gli americani, pero', non sembrano d'accordo. Almeno secondo l'ultimo sondaggio pubblicato nel mezzo dell'ennesima tempesta istituzionale, tra l'insediamento del nuovo capo di gabinetto, l'ex ministro per la sicurezza nazionale, il generale John Kelly, e l'uscita di scena di Anthony Scaramucci, messo alla porta dopo soli dieci giorni nel ruolo di capo delle comunicazioni della Casa Bianca. Il sondaggio, a cura di Morning Consult/Politico, rileva che il 60% degli elettori regolarmente registrati ritiene che al 1600 di Pennsylvania Avenue la situazione sia "in qualche modo caotica" o "molto caotica". Solo il 33% pensa che tutto sia sotto controllo e che l'amministrazione proceda bene. Il campione e' composto da 1972 elettori, con un margine di errore del 2%. Ovviamente, sottolinea il settimanale 'Time' commentando il sondaggio, la frattura tra democratici e repubblicani e' profonda. L'analisi statistica racconta le conseguenze di giorni e ore drammatici, concitati. Prima le dimissioni del capo dell'ufficio stampa e portavoce Sean Spicer e del capo di gabinetto Reince Priebus. E infine l'allontanamento di Anthony Scaramucci, il finanziere miliardario presentato come il messia e poi defenestrato dopo poco piu' di una settimana dal suo nuovo ufficio nella West Wing. Per molti una prova di forza del nuovo capo dello staff, il generale Kelly. Unico momento effettivamente sereno, quello in cui il presidente ha insignito della medaglia d'onore - la piu' alta onorificenza militare - James McCloughan, 71 anni, medico dell'esercito in servizio durante la guerra del Vietnam. Il veterano aveva salvato dieci commilitoni da morte certa, pur essendo egli stesso gravemente ferito. Terminata la cerimonia nella East Room, tutti di nuovo in trincea. Nonostante le turbolenze Trump mantiene la calma e si ostina in serata a twittare: "E' un grande giorno alla Casa Bianca". Ma questa 45esima presidenza ha abituato gli americani a non abbassare mai la guardia. Lo sanno bene i washingtoniani, altrimenti avvezzi a estati sonnacchiose, con gli uffici del Congresso chiusi e poche attivita' di rilievo alla Casa Bianca. Con Trump, il reality show della presidenza lascia tutti con il fiato sospeso, in attesa del prossimo colpo di teatro. Anche d'estate. |
LA GUERRA ALLA CASA BIANCA: TRUMP LICENZIA SCARAMUCCI
Certo ex portavoce in quanto defenestrato ieri con soli dieci giorni di incarico sulle spalle. Un vero e proprio record. In soli dieci giorni l'uomo , di origini italiane, è riuscito a farsi accusare dal nuovo capo Kelly di comunicazioni inappropriate.
Un due tre e la prima testa voluta dal nuovo sceriffo è caduta .
LA GUERRA ALLA CASA BIANCA. OBBLIGO DI UNO STAFF SOLIDO
D'altra parte ora più che mai Donald Trump ha bisogno di uno staff solido capace di puntellare e dare forza all'esterno alla figura del presidente chiamato a sfide formidabili: dal Russiagate all'interno, alla crisi esterna con la Russia stessa, al confronto con il Venezuela e alla spada di Damocle della Corea del Nord.
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Insomma di fronte a sfide di questo tipo, dalle vicende interne, a quelle esterne, bisogna muoversi con la tattica e la strategia affine ai militari.
E il primo obiettivo del nuovo capo è stato Antony Scaramucci, colpito e affondato in un baleno.
Ed ora l'attesa è sulle prossime mosse, la guerra di Kelly è appena iniziata.