Marine Le Pen è arrivata al 30%. E in Italia? Gli ultimi sentiment
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Mancano meno di quindici giorni alle elezioni europee e l'ultimo sondaggio sulle intenzioni di voto in Francia è a dir poco clamoroso: il sentimento anti-Europa della moneta unica e delle banche e il no al dominio della Germania della Merkel ha portato il Fronte Nazionale di Marine Le Pen al massimo storico, primo partito con circa il 30%. In seconda posizione ci sarebbe l'Ump, la destra neo-gollista di Nicolas Sarkozy, al 25. Malissimo i socialisti del presidente Francois Hollande, attorno al 20%.
Ma non finisce qui. L'ondata contro l'Unione europee non si ferma in Francia. E potrebbe arrivare anche in Italia. I sondaggi da noi sono vietati, si sa, ma continuano a essere fatti. Anche se non si possono pubblicare. Chi li ha visti racconta che il premier Renzi e i dirigenti del Pd sarebbe abbastanza preoccupati per un possibile avvicinamento del Movimento 5 Stelle, tanto che l'ipotesi di Beppe Grillo - forte soprattutto al Sud - primo partito non è più così remota. Se Renzi non sorride Berlusconi è molto preoccupato. I big azzurri temono che non ci sia alcun recupero di Forza Italia, stretta tra l'M5S e le altre formazioni di Centrodestra dichiaratamente anti-euro. Il 20% sempre una chimera, insomma.
Una certa preoccupazione si respira anche in casa Ncd-Udc. L'impressione a microfoni spenti delle due formazioni guidate da Alfano e Casini e che non possano fare un risultato eccezionale ma modesto. Sicuri di passare lo sbarramento, ma senza una performance eclatante. Ansia di non raggiungere la soglia del 4% per la Lista Tsipras. Fiduciosi, invece, sia la Lega Nord di Matteo Salvini sia Fratelli d'Italia-An di Giorgia Meloni. Il Carroccio è convinto di ottenere un ottimo risultato, nettemente superiore al 4,1% delle Politiche del 2013. Mentre in casa Fdi sono sicuri di superare lo sbarramento facilmente. Insomma, il no all'euro pare che piaccia in Francia come in Italia. Staremo a vedere.