
Test negli ospedali di New York: chi cura meglio guadagna di più. Gli stipendi dei medici delle strutture ospedaliere della Grande Mela dipenderanno dai voti assegnati loro dai pazienti. Insorge il sindacato dei dottori: "Non tutto dipende dal nostro lavoro". Alla base della discussione l'obiettivo di ridurre i costi della sanità e tutelare maggiormente i cittadini. L'obiezione: "I cattivi risultati sono dovuti anche agli infermieri, ai posti letto e al tipo di struttura in cui si presta la cura".
I medici che lavorano negli ospedali di New York, scrive Massimo Gaggi sul Corriere della Sera, sono impegnati in questi giorni in un duro negoziato per definire un nuovo sistema retributivo basato sui risultati ottenuti anziché sul volume dei servizi prestati. Molti critici, esterni alla trattativa, avvertono che tutti i criteri oggettivi di efficienza, in medicina possono essere facilmente aggirati: in buona o cattiva fede. Una cartella clinica di un iperteso può essere "interpretata", se non alterata, scegliendo come dato di riferimento quello più basso tra i tre controlli giornalieri della pressione.
Il confronto avviato a New York dagli 11 ospedali pubblici della città anticipa l'attuazione della riforma sanitaria di Barack Obama che tra meno di un anno introdurrà meccanismi di remunerazione degli ospedali basati su precisi "benchmark" di misurazione dei risultati clinici ottenuti.