L'esercito del Mali ha lanciato un'offensiva per fermare l'avanzata verso sud del gruppo salafita Ansar al Dine, che controlla gia' il nord del Paese africano. Ma la vera novita', stando a quanto riferito da fonti del governo, e' che le truppe di Bamako sono affiancate da militari francesi e di altri Paesi europei. "La nostra offensiva e' cominciata", ha annunciato una fonte del governo dietro garanzia di anonimato. "L'obiettivo e' di riprendere il controllo totale della citta' di Konna", nel centro del Paese, la cui conquista era stata annunciata giovedi' dai fondamentalisti islamici. "Aerei militari di Paesi amici sono impegnati nell'offensiva, mentre possiamo contare sul supporto di militari francesi e di forze armate europee", ha aggiunto.
A conferma di quanto sostenuto dalla fonte governativa, nella notte testimoni avevano riferito dell'arrivo di truppe straniere e di armi a bordo di un C-160 atterrato nella base di Sevare, nel Mali centrale, poco distante dalla citta' di Konna. Il velivolo avrebbe fatto piu' viaggi per portare uomini ed equipaggiamenti.
Dopo la presa di Konna, circa 1.200 ribelli si sono messi in marcia verso Mopti, localita' 20 chilometri a sud, de di importanza strategica al confine tra la zona controllata dagli islamisti e quella ancora nelle mani delle truppe governative. Parigi ha consigliato ai cittadini francesi di lasciare il Paese. I rapidi sviluppi sul terreno sono seguiti dal ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drian e il segretario alla Difesa Usa Leon Panetta, che sono in contatto costante.
Il ministro per i veterani di guerra francese, Kader Arif, ha escluso un rapido invio di truppe francesi in Mali, in risposta alla richiesta urgente di aiuto da parte del governo di Bamako e delle Nazioni Unite. Ma la fonte del governo locale e' stata chiara: "Sono qui, e ringraziamo questi Paesi che hanno capito che abbiamo a che fare con dei terroristi. Non diremo quanti sono ne' dove sono e non daremo informazioni sul loro equipaggiamento", ha spiegato. Intanto il governo tedesco ha smentito le notizie riportate dal quotidiano francese Le Figaro a proposito di un dispiegamento congiunto franco-tedesco. Berlino ha escluso "per ora" la partecipazione in una missione internazionale nel Paese africano.
Nelle ultime 48 ore il presidente maliano Dioncunda Traore' si e' messo in contatto con diversi dirigenti politici e organizzazioni internazionali e lunedi' prossimo sara' a Bruxelles e a Parigi, dove incontrera' il presidente della Commissione europea Manuel Barroso e il presidente francese Francois Hollande. Nelle stesse ore, il ministro degli Esteri Django Sissoko volera' in Algeria, dove incontrera' i leader delle istituzioni locali.
HOLLANDE AMMETTE, SOLDATI FRANCESI SOSTENGONO ESERCITO - Da oggi soldati francesi stanno sostenendo l'offensiva dell'esercito maliano contro i fondamentalisti islamici e resteranno nel Paese fino a quando "sara' necessario". Lo ha confermato il presidente Francois Hollande. In una conferenza stampa a Bamako, un colonnello dell'esercito ha rivelato che oltre ai francesi, ci sono anche militaeri nigeriani e senegalesi. In precdenza il ministro per Veterani di Guerra, Kader Arif, aveva escluso la posibilita' di inviare truppe francesi in Mali. Ennesimo cortocircuito comunicativo della Francia di Hollande.
Le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu, ha spiegato il capo dell'Eliseo, forniscono il quadro giuridico per rispondere alle richieste d'aiuto del governo locale. "I terroristi dovrebbero sapere che la Francia (ex potenza coloniale fino al 1960, ndr) sara' sempre presente quando sono in discussione i diritti delle persone, di quelli che in Mali vogliono vivere liberamente e in democrazia". Il Mali "sta rispondendo ad una minaccia terroristica proveniente dal nord", ha detto. Fonti vicine al presidente hanno spiegato che Hollande ha deciso oggi l'invio di soldati francesi, in accordo con il presidente maliano Dioncounda Traore. Nel Paese vivono circa 6mila francesi.