In Mali proseguono i raid aerei francesi contro i ribelli islamisti: per il terzo giorno consecutivo i Mirage di Parigi hanno colpito le postazioni del gruppo salafita Ansar Dine e il ministro della Difesa francese, Jean-Yves Le Drian, ha assicurato che gli attacchi andranno avanti per costringere i ribelli a ritirarsi e permettere alle truppe maliane e africane di ripristinare l'integrita' territoriale del Paese".
Intanto fonti della sicurezza maliana hanno riferito che uno dei capi dei ribelli e' rimasto ucciso nella battaglia in cui l'esercito ha ripreso il controllo della citta' di Konna. "I guerriglieri islamisti hanno subito un duro colpo con la morte di Abdel 'Kojak' Krim", ha commentato la fonte, spiegando che si tratta del luogotenente del capo di Ansar Dine, Iyad Ag Ghaly. In queste ore sono in arrivo le truppe inviate da altri Paesi africani: Burkina Faso, Niger e Senegal si sono impegnati a inviare ognuno 500 uomini per la forza di intervento africana.
SENEGAL INVIA 500 SOLDATI PER COMBATTERE ISLAMISTI - Il Senegal inviera' in Mali 500 soldati per affiancare l'esercito di Bamako e le truppe francesi nell'offensiva contro i ribelli islamisti che controllano il nord del Paese africano. L'annuncio della partenza del battaglione e' stato dato ministro degli Esteri senegalese, Mankeur Ndiaye, il quale ha espresso sostegno alla decisione francese di intervenire militarmente e ha sottolineato che l'obiettivo e' "estirpare tutti i gruppi terroristici dal nord del Mali".