Nucleare/ Netanyahu: no all'accordo con l'Iran
Questa volta, l'accordo sembra essere ad un passo. Non c'è certezza, ovviamente, e non ce ne sarà fino all'annuncio ufficiale, ma si moltiplicano i rumors che vogliono in fase di arrivo i negoziati sul nucleare iraniano. Un accordo che consentirà all'Iran di avere moderate quantità di combustibile nucleare per far funzionare le proprie centrali, senza più le sanzioni che Usa ed Israele hanno voluto imporgli.
E che l'accordo sia vicino lo dimostra anche il nervosismo del premier israeliano Netanyahu, da sempre ostile a qualsiasi forma di accordo e di pace. Durante un consiglio dei Ministri, diffuso da una radio pubblica, ha detto che "questo accordo conferma tutte le nostre preoccupazioni e va anche oltre". Aggiungendo che "L'asse Iran-Losanna-Yemen è molto pericoloso per l'intera umanità. E deve essere fermato". Il riferimento è alla lotta intestina che avviene in Yemen, di cui Israele e gli Usa incolpano l'Iran.
Nella stessa occasione Netanyahu ha ribadito agli altri ministri di essere sicuro di avere l'appoggio del Congresso Usa. Non solo i repubblicani, guerrafondai e ansiosi da sempre di imporre la "pax americana" al mondo, ma anche i democratici. Una dichiarazione che contrasta col recente comportamento di Barack Obama, che con Israele sta mostrando una certa ostilità o una completa noncuranza.
Dal canto suo, il Ministro per i Servizi Segreti, Youval Steinitz, ha dichiarato che, se l'accordo di Losanna venisse formalizzato, Israele dovrà procedere ad una "rivalutazione totale della sua politica della sicurezza". Parole che solitamente significano aggredire qualche Paese confinante.