Obama in Arabia col dossier 9/11. La verità sul ruolo di Ryad
Strage 11 settembre: un dossier inedito degli 007 pronto a essere desecretato
A Riad il presidente americano comincia un viaggio segnato da un dialogo difficile con i propri interlocutori, e preceduto da forti polemiche sul coinvolgimento dei sauditi nei finanziamenti a Osama bin Laden, il responsabile degli attentati dell'11 settembre. I tentativi di disgelo con re Salman riguardano anche altro. Il viaggio di Obama, infatti, arriva dopo che l'accordo sul nucleare, fortemente voluto da Washington, ha ridato all'Iran, rivale di Riad, la scena internazionale e messo in agitazione i sauditi, che con Teheran si sfidano in una guerra per procura in Yemen e in Siria e nella partita che ha come posta il prezzo del petrolio.
Ma tutta l'attenzione è fissata sul dossier a proposito dell'11 Settembre. Il presidente Usa ha parlato pubblicamente delle 28 pagine inedite di un dossier dell'intelligence durante un intervento tv alla Cbs, intervistato da Charlie Rose. "Ho un'idea di cosa ci sia scritto - spiega - ma la nostra intelligence, guidata da Jim Clapper, ha dovuto assicurarsi che le informazioni, una volta rilasciate, non compromettessero la sicurezza del paese. Credo che Clapper abbia quasi finito questo lavoro". La richiesta di aprire l'archivio e di rendere pubbliche le 28 pagine era arrivata da avvocati e famiglie delle vittime; a supportare la richiesta, anche democratici come Nancy Pelosi, la leader dei democratici alla Camera. Secondo coloro che chiedono verità, proprio in quelle carte potrebbe trovarsi una traccia del ruolo dell'Arabia Saudita negli attentati.