E' di almeno diciassette morti e 168 feriti il bilancio complessivo ma ancora provvisorio di una ennesima serie di attacchi terroristici che hanno investito l'Iraq, in particolare Baghdad e Kirkuk, citta' etnicamente mista nonche' principale centro petrolifero nel nord del Paese. Secondo il responsabile provinciale della Sanita', Sadiq Omar Rasul, e' qui che si e' registrato il maggior numero numero di vittime, a causa di un attentato suicida con un'auto-bomba contro la sede di un partito autonomista curdo che ha ucciso come minimo dieci persone e ne ha lasciate ferite 140. Sempre nel nord, a Tuz Khurmatu, in circostanze analoghe hanno perso la vita due passanti e altri 26 hanno riportato lesioni. Infine, stando a fonti ospedaliere, nella capitale si sono registrati tre attacchi separati, con un totale di non meno di cinque morti. Le nuove violenze sono coincise con una serie di manifestazioni di protesta da parte delle comunita' sunnite nei confronti dell'operato del governo centrale, e in particolare del premier Nouri al-Maliki, uno sciita. Ieri a Fallujah, nella turbolenta provincia occidentale di al-Anbar, un kamikaze aveva ucciso un parlamentare sunnita, Efam Saduun al-Essawi, la sua guardia del corpo e ulteriori cinque persone.
Esteri