
Ci sono almeno quindici poliziotti tra le 54 persone rimaste ferite nei disordini di venerdì in Egitto, dove migliaia di persone sono tornate a marciare nelle strade contro il presidente islamista Mohamed Morsi, rispondendo all'appello lanciato dal Fronte di Salvezza Nazionale, principale cartello delle opposizioni: lo hanno riferito fonti del ministero dell'Interno, secondo cui gli agenti lamentano lesioni da pallini da caccia, gli stessi da essi peraltro impiegati in piazza Tahrir al Cairo per disperdere la folla.
Negli scontri davanti al Palazzo Presidenziale di al-Ittihadiyah a Heliopolis, nella parte nord della capitale, ha perso la vita un giovane manifestante, identificato come il 23enne Mohammed Hussein Qarn. A suscitare scandalo e' stato tuttavia soprattutto un filmato trasmesso in diretta dalla televisione di Stato, nel quale si vedeva un uomo nudo pestato a sangue dalla polizia e trascinato di peso su un blindato: una scena che ha indignato l'opinione pubblica, memore dei sistemi in uso all'epoca del regime di Hosni Mubarak, cui Morsi sempre piu' spesso e' ormai paragonato. Il governo egiziano ha assicurato che sull'episodio sara' aperta immediatamente un'inchiesta per "chiamare a risponderne" i responsabili.
CHIESTE LE DIMISSIONI DEL MINISTRO DELL'INTERNO - L'opposizione egiziana ha chiesto le "immediate dimissioni" del ministro dell'Interno, Mohamed Ibrahim, dopo il duro intervento della polizia per sedare le proteste di venerdi' al Cairo. In particolare a indignare i vertici del Fronte di Salvezza nazionale riunitisi al Cairo sono state le immagini trasmesse in diretta dalla tv di Stato in cui si vedono gli agenti pestare selvaggiamente e trascinare via di peso un uomo nudo, durante i disordini scoppiati davanti al Palazzo Presidenziale di al-Ittihadiyah a Heliopolis, nella parte nord della capitale. L'ufficio del presidente, Mohamed Morsi, ha condannato l'episodio. "La presidenza", ha fatto sapere in una nota, "e' addolorata dalle sconvolgenti immagini che mostrano i poliziotti trattare un manifestante in un modo contrario alla dignita' e ai diritti umani". Nella nota si riafferma l'impegno della presidenza a rispettare la Costituzione egiziana che proibisce la tortura e i maltrattamenti psicologici e fisici" ma si sottolinea che si e' trattato di "un'azione isolata" che non riflette il normale modo di operare della polizia.